ROMA – Violenza sessuale e atti osceni nei confronti di tre studentesse: sono queste le accuse con le quali il professore di un istituto superiore di Roma è finito in giudizio.
Lunedì scorso la prima udienza, nella quale sono state sentite le parti offese ed una professoressa dell’istituto mentre nella prossima verrà sentito l’imputato.
Secondo le ricostruzioni, risalenti al 2019, il professore, in veste di supplente, ”avrebbe cinto i fianchi” di una studentessa all’epoca minorenne, mentre era intenta a realizzare un disegno alla lavagna, spingendo il proprio corpo contro quello della ragazza, ”tenendole la mano con la scusa di aiutarla a fare il disegno”.
Ad un’altra alunna, sempre minorenne, mentre era alla lavagna, avrebbe iniziato ad accarezzare la schiena facendo ”scivolare la mano fino al fondoschiena, interrompendo la condotta solo quando l’alunna veniva richiamata al posto con una scusa dai compagni di classe”.
Infine, davanti ad un’altra alunna avrebbe compiuto atti osceni ”in orario scolastico e all’interno di un’aula dell’istituto, proseguendo anche dopo che la ragazza, dopo averlo visto abbassava con vergogna lo sguardo”, come riporta l’Adnkronos.
S.T.
