Ancora reti inviolate. Stavolta non a San Siro, ma al Signal Iduna Park. Sotto al famoso muro giallo il Milan non riesce a scardinare la difesa del Borussia Dortmund, resiste al contempo agli attacchi tedeschi e torna conseguentemente a casa con un altro 0-0 che prima del doppio confronto col PSG non è certamente la combo di risultati ideali che Pioli sognava quando a fine agosto uscirono sorteggi e calendari. Partita bella, anche divertente, potenzialmente aperta a ogni risultato. Primo tempo più Dortmund, ripresa più rossonera. Ma col passare dei minuti, soprattutto nella seconda frazione, seppur la sensazione fosse che quel gol che poteva arrivare da un momento all’altro fosse francamente dietro l’angolo, ad entrambe è mancata la stoccata vincente. Le occasioni più nitide arrivano tutte al tramonto e sono di marca rossonera: più che il colpo di testa di Theo o Pulisic che dal limite sceglie il proprio senza chiuder l’uno-due per mandar Leao a rete, la più clamorosa è la botta sicura di Reijnders dal limite che sfiora il palo e consegna soltanto l’illusione ottica al sempre gremito e fedele settore ospiti dei tifosi rossoneri. Rammarico Pioli: non tanto per la prestazione comunque positiva, ma per le sole due lunghezze che in un girone così tosto, livellato e soprattutto ferreo diventano bottino tutt’altro che soddisfacente, soprattutto tenuta presente la mole di gioco e occasione prodotte nelle prime due apparizioni, soprattutto al debutto interno a San Siro col Newcastle. Geordies che ieri hanno completamente strapazzato il nuovo balbettante PSG di Luis Enrique, caricati da un St James’ Park stellare, galvanizzato dal ritorno domestico in Champions 20 anni dopo l’ultima volta. Newcastle di Tonali che vola in testa alla classifica del raggruppamento: Toon a 4, PSG a 3, Milan a 2, Dortmund che chiude a uno. In fila indiana: gruppo livellatissimo.