CASTEL SANT’ANGELO (RI) – Un inquietante episodio di cronaca arriva in queste ore dalla Sabina. Negli scorsi giorni una pattuglia della Polizia, impegnata nei servizi di vigilanza delle persone sottoposte alle misure di sicurezza, durante un controllo effettuato nel Comune di Castel Sant’Angelo ha individuato una persona senza documenti all’interno dell’abitazione di un pregiudicato romano di 42 anni attualmente in regime di arresti domiciliari. Gli agenti hanno subito notato nei due uomini un certo nervosismo e hanno deciso di procedere a un’accurata perquisizione dell’appartamento. I poliziotti hanno così rinvenuto oltre venti involucri di cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di quasi 6 grammi di stupefacente, nascosti nel secchio della spazzatura, nonché materiale per il confezionamento e il taglio delle dosi e anche un involucro contenente 5 grammi di hashish consegnato spontaneamente dalla persona agli arresti domiciliari. A quel punto il 42enne è stato (ri)arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, rimesso nuovamente in regime di arresti domiciliari. L’altra persona presente, che non non ha voluto fornire agli agenti le proprie generalità, è stata porta in Questura. La Polizia ha così potuto appurare che l’estraneo senza documenti presente nell’appartamento, era un quarantenne originario di Velletri, sottoposto anche lui a misure cautelari: in particolare il 40enne ha  l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria nella provincia di Latina. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati di spaccio e per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Di più. Nei suoi confronti il Questore di Rieti ha anche emesso un foglio di via obbligatorio per due anni dal Comune di Castel Sant’Angelo. Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei confronti dei due uomini, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal giudice.