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    9 Ottobre 2023
    Il nuovo raduno dell’Italia spallettiana, Malta e Inghilterra all’orizzonte: dubbio Chiesa, Immobile e Zaccagni rimasti a casa

    Terminato il secondo mese di campionato, tempo di rituffarsi nelle due settimane di nazionali. Tutti a Coverciano: Malta e soprattutto Inghilterra all’orizzonte per la qualificazione italiana agli Europei del 2024. Di fatto una settimana lunga di preparazione: l’Italia affronterà Malta a Bari, prima di partire immediatamente per Londra, dove martedì sera prossimo affronterà i Tre Leoni a Wembley. C’è grande entusiasmo e grande curiosità per la nuova nazionale del tecnico campione d’Italia col Napoli, Luciano Spalletti: già 45000 biglietti venduti, al San Nicola si va sempre più verso il tutto esaurito. 27 convocati come noto, 27 che parlano del debutto dell’ex Udinese, Destiny Udogie, decollato in Premier col Tottenham. Infortunati Provedel e Zaccagni, rimasti a casa Lazio come capitan Immobile. Per questo immediatamente richiamato Orsolini dopo il debutto azzurro del mese scorso. Anche perchè lo stesso Chiesa non naviga esattamente nelle condizioni migliori. Tempo di far l’appello dei convocati e volare in sala stampa. Una conferenza stampa fiume quella spallettiana per presentare ai giornalisti presenti la settimana di Coverciano. Momento di grande emozione in avvio con la premiazione al diretto interessato e personaggio principale, Luciano Spalletti, nominato “Ambasciatore della Diplomazia dello Sport” dal Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che l’ha definito uomo di grandi valori. Spalletti ringrazia onorato e inizia la conferenza stampa parlando di felicità, concetto già toccato in sede di presentazione ad agosto: felicità di indossare una maglia azzurra che deve stare a cuore a tutti, felicità quella da creare e procurare ai suoi sostenitori. Parole che ha espresso quando gli è stato chiesto che tipo di Italia vorrà ammirare tra Malta e Inghilterra: “La totale dedizione al sacrificio e all’impegno. Il dover capire che non è la nostra felicità o quella che abita in noi la felicità vera, ma quella che riesci a far vivere alle persone a cui vuoi bene. La felicità è il pensiero di quelli che lavorano all’estero e sono partiti quando avevano 15 anni e non avevano soldi per arrivare a fine mese e ora, ogni volta che gioca la Nazionale, sono davanti al televisore e sono lì a sperare che la Nazionale vinca per sentirsi meno distanti. La felicità è quella roba lì, voglio vedere gente che in campo si sbatte con voglia”. Un commento incalzato sulle parole di Sarri e la preoccupazione dei tecnici dei club per gli infortuni in nazionali, anche qui diretto e sempre originale: “noi non vogliamo mandar a casa peggiorati calciatori, ma migliorati. E poi la maglia della nazionale deve stare a cuore a tutti. Il lavoro dei club è legato a quello del club Italia e il mio tentativo è di andare a braccetto più che mai”. Sulle convocazioni e discorsi tattici: “nei miei pensieri si gioca sempre a carte scoperte. Si può fare ancora qualcosa di differente. 4-3-3 o 4-2-3-1 è una cosa facile da fare, sei più offensivo, basta poco, ci sono dieci metri di differenza. Ho lasciato a casa malvolentieri Spinazzola, ci ho parlato e mi ha risposto come volevo mi rispondesse. Per me è stato perfetto. Faccio fatica a lasciar fuori calciatori così, ma è difficile anche spiegare il motivo tattico, un quinto attacca di più di un terzino. Se Chiesa non dovesse farcela? Senza Zaccagni a sinistra abbiamo Raspadori e gli stessi Zaniolo e Kean che possono giocare in quella posizione. Sul ritorno in nazionale di Jack Bonaventura: “ho fatto fatica a non chiamarlo l’ultima volta, sa fare il trequartista, sa stare esterno, ha tiro da fuori, gol, inserimento: è un po’ il Pellegrini della situazione”. Sull’eventuale turnover con Malta per preservare i migliori per la gara in programma a Wembley 72 ore dopo: “senza rispetto dell’avversario siamo presuntuosi, troppo rispetto ci rende deboli. Sono entrambe partite difficilissime, non snobbiamo nessuno e non abbiamo difficoltà a presentarci a Wembley per fare la nostra partita”.