di Marco Gubetti
CIVITAVECCHIA – Sono stati momenti di autentico panico quelli vissuti giovedì scorso nel centro di Civitavecchia da una giovane commessa. Nel pomeriggio, infatti, un ragazzo (apparentemente tra i 25 e i 30 anni) entra nel noto negozio di abbigliamento “Griffes” di Piazza Vittorio Emanuele II, e chiede di poter vedere delle borse. Qualche minuto e decide di acquistarne alcune. A quel punto, comincia un brutto quarto d’ora per la commessa in quel momento in servizio. Dapprima il cliente dice che quelle borse appena comprate sono un regalo per lei; poi, mentre la ragazza, dopo aver educatamente declinato l’offerta, si gira per prendere il necessario per impacchettare le borse, il cliente ne approfitta per metterle le mani sui fianchi, in un goffo tentativo di abbraccio da dietro. La commessa protesta e il cliente prova a far capire di non avere cattive intenzioni, ma sembra proprio voler continuare nelle avance. La ragazza a quel punto si divincola e riesce a schiacciare il pulsante antipanico, con il quale viene dato l’allarme alle forze dell’ordine. Pochi minuti di nervosa attesa – nei quali la ragazza cerca di tenere a bada il troppo intraprendente cliente – e finalmente arrivano carabinieri e polizia. Le sirene delle auto delle forze dell’ordine allarmano il cliente molestatore, che così riesce a sgattaiolare fuori dal negozio proprio un attimo prima dell’arrivo di agenti e militari. Uno dei poliziotti intima l’alt al ragazzo in fuga, ma lui non se ne dà per inteso e si dilegua tra i vicoli del centro storico dietro al Duomo.
