Una Copa America poi il Mondiale di Qatar 2022. Entrambe da protagonista. Nonostante l’età che avanza. Ha giocato coi migliori club del mondo, tra Manchester United e PSG ma soprattutto protagonista della Decima col suo Real, ma a livello di nazionale ha vinto, soprattutto da protagonista, oltre i 30 anni. Carriera straordinaria di uno dei batteristi offensivi più forti dell’ultimo decennio di calcio planetario: Angel Di Maria. Tra l’altro, come se non bastasse, gol in finale Mondiale. Il tempo passa per tutti ma lui probabilmente è diventato ancor più come il buon vino: più invecchia più diventa buono. La scelta di provare la Juve, un solo anno piuttosto tormentato d’esperienza bianconera (non troppo per lui ma per tutto quel che è successo attorno ai bianconeri durante l’annata 22/23) la scelta romantica di restare sì ancora in Europa ma coi colori del club che per primo lo lanciò nel calcio del Vecchio Continente prelevandolo prima di tutti dalle sue origini albicelesti. Parliamo del Benfica, con cui punta a vincere una nuova liga portoghese e chiudere col sentimento la sua carriera europea. Il suo contratto scadrà nel 2024: forse sarà ultimo anno europeo, ha firmato pertanto soltanto un annuale, la prossima stagione, prima di smettere, potrebbe far ritorno in Argentina. Quello che di fatto ha annunciato nelle ultime ore. Ma non solo. Le qualificazioni per la Copa America saranno le ultime con l’Argentina, giocherà la massima competizione per nazionali sudamericana, poi lascerà l’Albiceleste. Ha finito un ciclo, eterno: spazio ai giovani. Ma non solo: nelle ultime ore ha altresì dichiarato che il suo sogno è quello di tornare al Rosario Central. Vanta splendido rapporto col suo presidente per questo, dopo un anno di Benfica e Copa America, gli ultimi passi col Rosario per qualche stagione prima di appendere gli scarpini al chiodo. Il quadro è chiaro. Un fenomeno con le idee chiare, quelle di sempre. E romantiche, tremendamente romantiche.