Non proprio una faccenda uguale alle altre. Una faccenda che, a livello europeo, a destato particolare preoccupazione. A livello Uefa e non solo. L’ex giovane promessa del Milan, quel Roback che Zlatan Ibrahimovic appena tornato a Milanello per l’ultima esperienza da calciatore prima di appendere gli scarpini al chiodo chiamò a Milanello e per il quale convinse l’allora dirigenza rossonera targata Maldini e Massara a prendere la stella svedese, che da ben 14 giorni era scappato dal club che tuttora ne detiene cartellino, ne paga lo stipendio e lo tratta per quel cos’è, ovvero un calciatore professionista. Andiamo per gradi: nel 2020 Ibra convinse non troppo i grandi nomi della dirigenza milanista ma soprattutto i suoi scouts a prendere il suo gioiello compatriota per strapparlo alla casa madre, lui settore giovanile dell’Hammarby, club del quale Zlatan ai tempi ne deteneva quote. Arrivò a Milanello e iniziò il suo regolare percorso con la primavera rossonera ma non convinse nessuno, dando forse una delusione al buon Ibra. Per questo il Milan nell’estate del 2022 decidette di mandarlo in prestito in Danimarca col Nordsjelland, ma non convinse. Così estate appena conclusa ha deciso di ripartire, dopo l’ennesima battuta d’arresto, dalla sua patria. Esperienza di club? Norrkpoing. La notizia abbastanza grottesca e clamorosa però è quella che ha conquistato le copertine di mezza Svezia ma non solo, ha poi drammaticamente intrigato le vicende calcistiche anche degli altri media del Vecchio Continente. Roback infatti sembrava scomparso. Aveva fatto perdere le sue tracce per un mese. Fino a stamani quando finalmente è stato rintracciato e sorprendentemente fatto ritorno alla casa madre, proprio quella del suo nuovo club. Alla fine è letteralmente resuscitato: stamani a colloquio col direttore sportivo del club svedese, Tony Martinsson. Sta bene: ma non sono chiari i motivi del suo clamoroso auto-allontanamento. Si indagherà, anche a livello giornalistico. Ormai appare chiaro a tutti che l’attuale club compatriota non lo riscatterà: a novembre il prestito si chiuderà e tornerà alla casa madre, a Milanello. Milanello sì, ma 20 anni, dopo aver deluso ed esser sparito. Una promessa destinata a rimaner tale. Chissà cosa ne sarà del futuro. Il Milan cercherà la prima soluzione senz’altro per sbarazzarsene definitivamente.
Sport
19 Ottobre 2023
Calcio, risorto il mistero Roback: l’eterna promessa svedese è rientrata al Norrkoping