Si chiude una sosta che ha riportato un minimo di serenità nell’ambiente AS Roma dopo un inizio di stagione tremendamente burrascoso, che ha visto tra l’altro la figura cardine e più rappresentativa dell’era Friedkin esser tra l’altro messa in discussione, José Mourinho. Dopo diverse sconfitte pesanti, su tutte quella di Genova, i giallorossi hanno ritrovato un minimo di serenità trascinati da un grande Romelu Lukaku: doppia vittoria consecutiva in campionato, 2-0 al Frosinone prima del poker più convincente di Cagliari. Adesso il Monza, domenica all’Olimpico all’ora di pranzo, 12-30. Serve continuità, serve per la prima volta un terzo successo consecutivo per riscalare seriamente la classifica dopo una partenza ad handicap prima di quella che potrebbe essere la prova del nove: San Siro, Inter. Una sosta che poteva servire a recuperare gli infortuni: non è stato esattamente così. Sicuramente sta meglio gioiello Dybala, che prova a bruciare le tappe e punta proprio la gara del Meazza coi nerazzurri. Niente da fare per Pellegrini, tormentato ancora da infortuni muscolari: serviranno settimane, proverà il derby prima della sosta. Il vero cruccio arriva però dalla difesa. Solitamente negli anni mourinhani una Roma non troppo fertile ma ben salda e rocciosa dietro, per tradizione Special. Quest’anno non è stato così: la squadra ha perso velocità e soprattutto leadership, quella di Smalling, ancora out dal primo settembre. E stenta a recuperare: la sosta fin qui non ha fisicamente abbracciato le aspettative sperate. Ecco perchè la Roma quest’anno concede: già 12 gol subiti, 12 come la 12sima del campionato. Proseguono problemi muscolari che preoccupano eccome: l’età del centrale britannico avanza e preoccupa. Così come l’assenza di una affidabilissima riserva come Diego Llorente, ancora fuori come lungodegente Kumbulla che rienterà soltanto ad anno nuovo. Mou vanta dunque ben poche alternative e scelte forzate. Con l’Europa League calendario contratto e stanchezza. Chance per N’Dicka, straordinari per Mancini. Insomma, tutt’altro che momento idilliaco. Recuperare o quantomeno far chiarezza su Smalling sarebbe determinante. Monza poi Slavia: inizia il mese centrale dell’autunno in cui la Roma, nonostante argomentazioni ed esposizioni realizzate all’interno dell’articolo, è necessariamente, comunque, chiamata a trovare continuità. D’altronde la Serie A non aspetta. Per niente.
Sport
20 Ottobre 2023
AS Roma, sosta finita: tante assenze e cruccio difesa, ma serve continuità