Ultime due gare per chiudere dopo le emozioni domenicali il nono turno di Serie A, una nona giornata che post nazionali decollata sabato con le vittorie di Inter e Napoli si estenderà fino al lunedì sera con doppio posticipo particolarmente interessante. Apre il Lecce ad Udine, un Lecce sorprendente, che ha iniziato benissimo la nuova stagione agli ordini di D’Aversa dopo la salvezza sofferta e al fotofinish conquistata con Baroni mesi orsono. Quest’anno l’obiettivo è una salvezza più tranquilla, lanciando giovani prodotti, come sempre grazie all’esperienza di Corvino che già estate scorsa ha saputo monetizzare elementi come Hjulmand. Questo è l’anno di Rafia, Oudin, Almqvist e soprattutto Krstovic: scommesse che Corvino come sempre punta a trasformare in oro. Se compagini come Lecce e Frosinone stanno superando le aspettative a metà classifica, qualcuno dovrà pur deludere ed è proprio il caso dell’Udinese in piena zona retrocessione e ancora a caccia della prima vittoria in campionato. Pesa tantissimo la cessione di Beto così come l’assenza prolungata del lungodegente Deloufeu, Sotti ha resistito alla sosta ma serve vincere specialmente in uno scontro diretto, ora o mai più. Se apre proprio Udinese-Lecce preannuncia spettacolo il derby toscano la sera, quello tra Fiorentina ed Empoli. Due formazioni che vivono un momento diametralmente opposto: ovviamente Viola più forti, ma quest’anno ancor più carichi e ambiziosi, missione continuità sulla scia della sontuosa vittoria di Napoli. Bonaventura e Nico sempre in prima linea e grande spolvero, ma servono pure i gol dei centravanti, tra Nzola e Beltran. Fiorentina chiaramente favorita e grandissima occasione: cornice di pubblico straordinaria, se vince Italiano vola in concomitanza della Juventus ad un punto dal Milan e due dall’Inter. Sogno Champions che i viola spavaldi vogliono continuare a nutrire con ambizione per mesi e mesi: la Conference può aspettare. Di fronte un Empoli quest’anno in grande difficoltà, un Empoli che infatti ha cambiato allenatore: salutato Zanetti è tornato Andreazzoli, ma non basta la sua prima vittoria con la Salernitana, serve altro, serve continuità. E un derby è un derby: e può succedere di tutto.
