Cena di gruppo, grande ambizione, ancora compattezza. Il Milan c’è, come ampiamente dimostrato anche a Napoli. Ha cambiato volto, ha cambiato tanto, ma resta lassù, sognando di contendere fino alle fine lo Scudetto alle altri grandi del nostro campionato. Nonostante infortuni e assenze pesanti; quel concetto, proprio quello chiamato infortuni, che tormenta Stefano Pioli e i suoi preparatori. Tra questi ha già ampiamente salutato Kalulu, sfortunatissimo, rientrerà soltanto nel 2024, probabilmente in primavera. Il comunicato e gli esperti parlano di almeno 4 mesi di stop, proprio nel momento centrale della stagione. A Napoli aveva lasciato il campo dopo nemmeno 20 minuti, forse l’unica vera notizia negativa del primo tempo del Milan al Maradona: s’era subito capito che non era qualcosa da niente, esami e diagnosi hanno poi riportato la rottura completa del tendine del retto femorale sinistro. Dopo aver consultato diversi specialisti e ascoltato pareri, di comune accordo col club Kalulu ha immediatamente deciso di tagliar la testa al toro e operarsi: proprio ieri infatti è finito sotto i ferri in Finlandia, operato dal professor Leimpanen, alla presenza del Responsabile sanitario del club, Stefano Mazzoni. Pioli che dunque, con un Kjaer a fine carriera, sfoglia la rosa dei suoi centrali e il risultato diventa chiaramente visibile ad occhio nudo: rosa corta, troppo corta. Evidente. A gennaio servirà per tal motivo portare a casa almeno in prestito un altro difensore centrale, per dar un cambio di valore a Tomori e Thiaw, una coppia titolare di fatto per questi due mesi fino a Natale costretta agli straordinari. Il Milan ha già iniziato a sondare alternative in Europa. Non sarà semplice perché come noto quello di gennaio resta per tradizioni un mercato tutt’altro che ricco, un mercato di opportunità. Il grande obiettivo è Kiwior, che la Serie A ha conosciuto eccome nelle passate stagioni con lo maglia dello Spezia. Preso per poco di due milioni, i liguri hanno scelto di privarsene a gennaio dello scorso anno: troppo allettante la possibilità della plusvalenza più grande della storia del club, ben 25 milioni entrati dall’Arsenal di Arteta. Anche se poi la cessione del polacco sarebbe costata la categoria, persa nello spareggio salvezza di giugno col Verona. Ma a Londra ben poco spazio per il giovane e promettente 23enne, chiusissimo dalla coppia composta da Gabriel e Saliba. Quest’anno soltanto sette presenze: troppo poco, pur per qualcuno che ha sempre voluto Premier a tutti i costi. Per questo, se un grande club come il Milan dovesse bussare, specialmente se l’Arsenal decidesse di mandarlo a giocare e aprisse al semplice prestito senza obbligo al massimo con diritto di riscatto, la pista diventarebbe sicuramente allettante. D’altronde è risaputo che sia la prima scelta della nuova dirigenza rossonera. Nelle prossime settimane interesse e flirt potrebbero diventare sempre più concreti. Kiwior in cima alla lista dei desideri rossoneri. Molto più che un’idea.
Sport
3 Novembre 2023
Milan, operato Kalulu: lungo stop. Adesso pochi centrali: a gennaio assalto a Kiwior?