di Simona Tenentini
ORTE – Mentre i ragazzi continuano a seguire le lezioni in dad con una scadenza ancora da definire, sulle scuole di Orte è scontro tra maggioranza ed opposizione.
La storia ormai è nota: l’edificio delle scuole medie, causa ristrutturazione, deve essere demolito e quindi, quasi tutti gli alunni delle scuole superiori, vista la necessità di sgomberare le aule, sono stati costretti di nuovo, dopo il periodo della pandemia, a tornare in modalità dad.
In attesa di trovare una sede alternativa, inizialmente individuata nel ex Consorzio di Orte, nel quale però ancora non sono iniziati i lavori, sulle responsabilità di questa situazione si alza il livello dello scontro tra maggioranza ed opposizione.
In un’intervista di qualche giorno faa Tro, il sindaco Dino Primieri rivendica l’impegno della giunta per quanto riguarda le scuole elementari e medie, di competenza dell’amministrazione.
Sull’istituto superiore, però, afferma: “E’ la Provincia che ha la responsabilità delle 16 classi di liceo Scientifico e Scienze Umane
Il Comune non puo’ prendere decisioni che non gli competono – dice Primieri – e la Provincia ci sta mettendo in mezzo per questioni di cui non siamo noi a dovercene occupare, pur avendo proposto soluzioni per ospitare le aule mancanti e continuando a sollecitare la soluzione del problema.
Sullo stabile dell’ex Consorzio ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna richiesta e questo ci preoccupa. Non vorremmo che dietro quest’immobilismo ci sia la volontà di dirottare gli studenti che ora frequentano i nostri istituti in altri comuni, ad esempio Viterbo.
Noi ci batteremo fino in fondo per difendere la nostra scuola e stiamo vagliando tutte le possibili soluzioni.”
La replica della minoranza, tramite i consiglieri Giuseppe Fraticelli e Francesca Pimpolari non si è fatta attendere.
“Dopo tante chiacchere ci siamo sentiti in dovere di ricostruire tutta una serie di errori compiuti dall’amministrazione su questa questione: il primo è stato continuare lo scaricabarili tra istituzioni.
Il sindaco sa che, in realtà, la scuola è unica con una sola dirigente e non può continuare a fare la differenza tra elementari, medie e superiori.
La ripartizione di competenze è gravissima perchè si gioca sulla pelle dei ragazzi.
Se dovessimo perdere la dirigenza vedremo smembrati tutti gli indirizzi, mentre la scuola va salvaguardata nella sua unicità e tutelata in tutte le sue espressioni.
Il secondo errore è stato non approfitatre della disponibilità dell’immobile dove è ospitato il “Dopo di Noi” che, provvisoriamente, avrebbe potuto essere destinato a colmare la carenza di spazi. Sarebbe stata un’occasione d’oro anche per recuperare la struttura attualmente non i buone condizioni.
Perdipiù si trova a ridosso sia degli istituti che degli impianti sportivi, quindi in una posizione ottimale.
Il sindaco, però non ha mai dato la sua disponibilità in tal senso.
La Provincia sta portando avanti il discorso sull’ex Consorzio ma i tempi sono lunghi e i costi sostenuti, al contrario sarebbe stato più agevole, senza dubbio, unriadattamento del Dopo di Noi.
Nello stesso tempo – conclude Frraticelli – c’è una situazione esplosiva anche per quanto riguarda le scuole medie trasferite ad Orte Scalo con gli spazi ormai saturati e condizioni di sovraffollamento non a lungo tollerabili.”
Un’aspra contrapposizione dunque, che sembra destinata a durare a lungo mentre, nel frattempo, non fanno che aumentare, con il passare del tempo, i disagi di alunni e famigliari.