Niente da fare per Milano. Una stagione fin qui da dimenticare per l’Olimpia campione d’Italia in carica. Il derby europeo tra le due potenze maggiori del basket italiano degli ultimi anni lo vince ancora la Virtus Bologna che chiude in rimonta con un 86-79 che lascia spazio a ben poche recriminazioni. In caduta libere le Scarpette Rosse di Messina, che restano anche in Eurolega nei bassifondi di classifica con sole due vittorie all’attivo in otto gare disputate, ruolino di marcia esattamente opposto a quello delle Vu Nere, completamente rigenerate dalla cura Banchi, subentrato ad inizio stagione dopo la cacciata di Scariolo. E Banchi, dopo aver vinto in Supercoppa e allestito un autunno già particolarmente fertile, ieri sera s’è portato a casa pur la prova del nove. Il segreto? Il rilancio di elementi che solo due mesi fa, tra le nuove idee tattiche di Scariolo, sembravano ai margini. Ma quel valore non si poteva discutere ed era soltanto una scintilla da far riscoccare: il protagonista è proprio quell’Iffe Lundberg che sale in cattedra con 19 punti ma soprattutto quei 5 finali che scacciano definitivamente ogni speranza rimonta dell’Olimpia salita a pochi minuti dalla fine addirittura sull’81-79. Proprio Iffe, mesi fa per l’appunto fuori dai piani di Scariolo. Una Virtus completamente rigenerata che adesso scoppia finalmente di salute guidata dalle due colonne Cordinier e Belinelli. Dall’altra parte non basta Mirotic, nemmeno la prova maiuscola coi 21 punti del trascinatore Shields. Finisce con le Vu Nere che viaggiano a livelli altissimi, immediatamente sotto la testa occupata dalle più grandi squadre europee, una vittoria del derby europeo che riscatta la sconfitta col Real Madrid. Cura Banchi e musica cambiata: adesso Bologna è tornata a dominare Milano.