Tra i prodotti più splendenti messi in luce dalla Serie A 23/24, quantomeno in questi primi mesi di stagione, c’è senz’altro il faro più brillante del Grifone, Albert Gudmundsson. L’asso islandese, 26 anni appena compiuti e in piena carriera calcistica, è riuscito definitivamente a far sbocciare il suo talento. Trequartista, seconda punta, perfetto tra 352 o 3421 a legare centrocampo e attacco. All’occorrenza centrocampista, all’occorrenza falso nueve. E’ stato forse più di tutti l’uomo copertina della promozione del Genoa in A, l’immediato ritorno in massima serie dopo l’anno di purgatorio. Dopo qualche settimana di rodaggio, Albert ha cominciato seriamente a stupir prima e incidere poi. I suoi gol, i suoi assist, hanno cambiato la marcia del Grifone che ha iniziato a far punti e conquistato alla sosta novembrina un piazzamento a metà classifica. Pesantissima la doppietta di Udine, splendide le giocate e i tagli pur contro le grandi, Roma e Milan ne sanno decisamente qualcosa. Il Genoa ha deciso di cautelarsi: quando arrivò un anno e mezzo orsono dall’AZ Alkmaar a caccia di rilancio, la società rossoblu siglò con lui un contratto triennale fino al 2025. La scommessa è stata vinta, anche e sotto gli occhi di tutti con proporzioni più grandi di quanto previsto. Per questo la società chiaramente vuole blindarlo: se un giorno sarà addio, se un giorno vorrà la grande sfida o grande salto al grande club, dovrà monetizzare al massimo la sua cessione. Il calciatore, evidentemente grato al Grifone, piazza con cui s’è sposato alla grande, accetterà. Rinnoverà il contratto, sebbene non sia chiaro ancora se sarà inserita o meno una clausola rescissoria. Adeguerà chiaramente il suo ingaggio, che passerà dal milione attualmente percepito al milione e due. Il contratto sarà allungato fino al 2027. Il nocciolo sullo sfondo, come descritto, è proprio consentire al Genoa, in caso di futura cessione, di mettersi seduta comoda e aspettare che prossimo club soddisfi ogni richiesta rossoblu. Il calciatore potrà partire già prossima estate, ma il Grifone non partirà mai da una base d’asta inferiore ai 25/30 milioni.