Nel segno di Charles. Resurrezione e colpo finale. Il weekend di un Leclerc strepitoso a Las Vegas. Dopo tombini, danni, paradossi, veleni e polemiche, il penultimo GP dell’anno si tinge ancora chiaramente di Verstappen, che rispetta i pronostici e chiude ancora davanti a tutti, per la 18sima volta quest’anno (già record assoluto) e per la sesta volta consecutiva negli ultimi mesi. Una vittoria che consente all’olandese volante di eguagliare Vettel al terzo posto di GP vinti di tutti i tempi: 53sima complessiva, adesso punta a superarlo proprio all’ultimo GP, quello di Abu Dhabi. Un team, quello Red Bull, che sale a podio anche con Perez, un terzo posto che gli vale il secondo definitivo e aritmetico nella piloti. Ma è proprio Leclerc quello che cambia weekend e dimensione delle ultime battute ferrariste: gara strepitosa e copertine tutte per lui. Mediatico e tecnicamente formidabile il sorpasso finale con cui supera proprio Perez e, dopo aver conquistato la pole, chiude al secondo posto. Sainz sesto, polemica per l’olio in griglia, ma nel complesso bene così: la Ferrari accorcia sulla Mercedes nella Costruttori e continua a sperare nel sogno seconda posizione. 392 a 388 tra le due scuderie. Tutto aperto in vista dell’ultimo appuntamento, in programma domenica prossima ad ABu Dhabi, la finalissima in ci si deciderà tutto. Se la Ferrari, ovvero, già certa del podio, chiuderà seconda o terza. A Las Vegas solo settimo posto per Hamilton, Alonso stavolta chiude nono. Gran Premio molto particolare, con sorprendenti Ocon e Stroll, quarto e quinto. Momenti di paura per Norris, che sbatte al muro ed è costretto al ritiro: sta bene, come ormai noto da ieri, arrivato il post rassicurante della McLaren, col pilota in ospedale soltanto per accertamenti.