L’Italia si qualifica ad Euro 2024. Come doveva andare: missione compiuta. Torna dalla Germania con un pari sofferto, decisivo e determinante. A Leverkusen, campo neutro per la sfida all’Ucraina, finisce a reti inviolate: un risultato che premia gli azzurri in virtù degli scontri diretti considerando il 2-1 dell’andata a San Siro. Per questo, entrambe appaiate a quota 14, seconda l’Italia che strappa dietro l’Inghilterra la qualificazione ai prossimi Europei. Molto bene gli azzurri nel primo tempo, spallettiani, propositivi, ispirati da una catena sinistra straordinari, tra Chiesa e Dimarco due veri treni. Nella ripresa meno belli: subentra effettivamente un pochino di paura, squadra più corta, più attenta. E nel finale discreta sofferenza con le folate del tutto per tutto ucraino. In pieno recupero episodio dubbio in area azzurra: contatto, arbitro vicinissimo, sceglie lui, niente Var e niente rigore per gli avversari. Finisce così e l’Italia c’è. Grande sospiro di sollievo, grande festa. Dalla Germania alla Germania: la neonata creatura spallettiana tornerà in terre teutoniche per difendere il titolo, campioni in carica, ma per il commissario tecnico la prossima competizione rappresenterà il grande ponte per Stati Uniti e Canada, il vero sogno e obiettivo, i Mondiali del 2026 dopo doppia delusione tra Ventura e Mancini.
Sport
21 Novembre 2023
Euro 2024: L’Italia c’è. Resistenza a Leverkusen: Spalletti centra la qualificazione