Il Napoli esce dalla tana del Real a testa alta. 3-2 o 4-2, nel finale, non avrebbe cambiato nulla. Il Napoli esce comunque soprattutto dal Bernabeu ad un passo dal passaggio matematico del turno, complice l’1-1 tra Braga e Union che indipendentemente dall’ultima del girone al Maradona tra azzurri e portoghesi lascia 3 le lunghezze di distacco tra seconda e terza con gli azzurri corsari con Garcia sotto la roccia lusitana all’andata. Napoli secondo, Napoli pronto dunque ad accompagnare Lazio e Inter agli ottavi per un’Italia che ne porterà, a scanso di disastri partenopei a dicembre, almeno tre. Non male, tutt’altro. Non male come il nuovo Napoli del Mazzarri 2.0. S’è perso semplicemente contro una squadra più forte, una delle maggiori candidate a tornare sul tetto d’Europa a fine stagione, eccome. Un Real che ha concesso più del dovuto, chiaramente più allegra da un passaggio del turno e un primo posto di un girone stradominato già acquisito da tempo. Il Napoli d’altro canto vanta le sue qualità importanti e si spiega così il ben primo tempo e quella ripresa super coraggiosa che ha portato gli azzurri a sfiorare diverse volte il colpo importante. E s’è visto traccia eccome di vero vecchio Napoli, dal vantaggio targato Simeone arrivato dallo spiovente di Kvara a pescare Di Lorenzo sul palo lungo, così come forse la miglior prestazione di chi anno scorso è stato tra i centrocampisti muscolarmente più dotati del campionato, il marcatore del 2-2 Zambo Anguissa. Pur con un pochino di turnover, quando dall’altra parte però vanti campioni e giovani straordinari in ogni parte del campo, il 4-2 non può certamente stupire. Rodrygo stellare: davanti i Blancos son tutt’altro che solo Vinicius. Bellingham sempre a segno, bene chi ha giocato meno come Brahim, brillano infine nuove giovani stelline appena lanciate da Carletto, Nico Paz marcatore del 3-2 su tutti. L’unico che sta dimostrando d’esser ancora lontano parente di quello ammirato stagione scorsa resta Alex Meret: in tanti cominciano a chieder più spazio a Gollini, addirittura. Dell’azzurro tutta la responsabilità del 3-2 Blancos. Applausi per Mazzarri appena arrivato, carico, motivato, entusiasta ed emozionato. La vita gli ha riconsegnato Napoli e lui quest’esperienza 2.0 se la vuole vivere fino alla fine. In meno di due settimane, malgrado un calendario così complicato, già si vede la sua mano. Eccome.
Sport
30 Novembre 2023
Errori ma blasone e testa altissima: così Mazzarri uscì alla grande dal Bernabeu