LATINA – Aveva viti, dadi, spille, batterie e bulloni nello stomaco: operato d’urgenza all’Icot di Latina, nei giorni scorsi, un uomo di circa cinquant’anni.
Si era presentato al Pronto Soccorso lamentando mal di stomaco e debolezza e per questo è stato sottoposto ad una radiografia.
L’esito dell’esame ha lasciato tutti senza parole.
Nel suo stomaco si trovavano infatti: 12 batterie, 22 mollette da bucato, 23 spille touch, e ancora punte per il trapano, chiavi, brugole, accendini, pezzi di vetro e di ceramica, penne, monete, dadi, una candela dell’auto, bulloni, cucchiaini e pure una forchetta.
L’uomo, immediatamente operato d’urgenza, è stato ora dimesso e sta bene.
A commentare l’incredibile caso clinico, il professor Giuseppe Cavallaro, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia generale a gestione universitaria dell’Icot che dichiara: “Non sappiamo dare una risposta certa – spiega – anche per noi è stato un caso limite, probabilmente il primo di questa portata a livello nazionale».
“Se pensiamo – aggiuge – che ingerendo una batteria, normalmente dopo qualche ora si resta intossicati per la fuoriuscita degli acidi, allora si può capire come nel nostro caso ci troviamo davanti ad un evento davvero eccezionale, un evento incompatibile con la vita.
Riteniamo che gli oggetti siano stati ingeriti negli ultimi mesi, una vicenda davvero particolare”.
Secondo alcune ipotesi si potrebbe trattare di un caso di “picacismo”, un disturbo di origine psichiatrica che porta a ingerire frequentemente (per almeno un mese) oggetti e sostanze non commestibili, tra cui carta, plastica, vernice, tessuti, pietre e pezzi di metallo, come nel caso di Latina.