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    Cronaca
    4 Dicembre 2023
    PetrolMafie Spa: sequestro per un miliardo di euro e 71 misure cautelari tra Lazio, Campania e Calabria

    ROMA – Operazione PetrolMafie Spa: l’azione congiunta delle procure di di Napoli, Roma, Catanzaro e Reggio Calabria porta a 71 misure cautelari e quasi un miliardo di euro sequestrato.

    L’integrazione delle mafie nel mercato delle imprese è un processo emerso da tempo nelle più importanti indagini sulla criminalità organizzata, tanto che ormai è divenuto sistematico e globale il riciclaggio di denaro, frutto di traffici illeciti, non solo nella economia legale per“ripulirlo”, ma anche nell’economia criminale per produrre ulteriori proventi illeciti, in questocaso attraverso frodi fiscali nel settore degli oli minerali.

    Le frodi nel settore degli oli minerali sono sempre più spesso oggetto di attenzione da partedell’opinione pubblica, soprattutto per gli importi milionari sottratti a tassazione. Tuttavia,quest’ultimo sembrava finora un campo criminale riservato a “specialisti” delle cartiere e delle frodi carosello, non necessariamente legati a clan della criminalità organizzata.

    Ne è derivata una nefasta sinergia tra mafie e colletti bianchi, senza l’apporto dei quali le prime ben difficilmente avrebbero potuto far fruttare al massimo quel tipo di frodi fiscali.

    L’operazione PETROL-MAFIE SPA rappresenta l’epilogo di indagini condotte su una duplice direttrice investigativa dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli, Roma, Reggio Calabriae Catanzaro – con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e diEurojust – che hanno fatto emergere la gigantesca convergenza di strutture e pianificazioni mafiose originariamente diverse nel business della illecita commercializzazione di carburanti e del riciclaggio di centinaia di milioni di euro in società petrolifere intestate a soggetti insospettabili, meri prestanome.

    Sul campo oltre mille militari dei rispettivi Nuclei PEF e dello SCICO della Guardia di Finanza,nonché su Catanzaro dei ROS dei Carabinieri.

    Mentre sul fronte camorristico risulta lacentralità del clan MOCCIA nel controllo delle frodi negli oli minerali oggetto delle misureodierne, sul versante della ‘ndrangheta i clan coinvolti sono PIROMALLI, CATALDO,LABATE, PELLE e ITALIANO nel reggino e BONAVOTA di S. Onofrio, gruppo di SanGregorio, ANELLO di Filadelfia e PISCOPISANI a Catanzaro.