Dopo tre vittorie consecutive arrivate tutte all’Olimpico su tutte le competizioni, tra Champions e Coppa Italia, la missione dell’altalenante Lazio di Sarri versione 23/24 diventa quella di risalire la classifica ritrovando un minimo di necessaria continuità in vista delle festività natalizie per presentarsi al nuovo anno solare a ridosso della corsa al quarto posto. Il prossimo step può diventare assolutamente chiave: trasferta insidiosa, squadra tecnicamente inferiore sì, ma tornata a far punti, mai doma e tremendamente in salute. La Lazio vola a Verona: domani al Bentegodi anticipo del sabato con l’Hellas alle 15. Fresco di rinnovo e sempre più leader tecnico e artista puro di questa Lazio, Sarri recupera una pedina fondamentale: riecco Luis Alberto. Dopo l’infiammazione muscolare che l’ha tenuto fuori nelle settimane precedenti infatti, l’andaluso è tornato ad allenarsi completamente in gruppo nella giornata di giovedì e le risposte che attendevano staff tecnico e staff medico sono state positive. Con gli infortuni muscolari non si scherza però, chiaramente, per questo spetterà a Sarri stabilire o meno se lanciarlo direttamente dal primo minuto al Bentegodi o se forse sia il caso di risparmiarlo e preservarlo magari soltanto per un successivo ingresso nella ripresa. Ai box resta ancora Alessio Romagnoli che sarà valutato di settimana in settimana, ma la nota lieta è che rientra adesso sì a tutti gli effetti Casale, pronto per riprendersi una maglia da titolare davanti a Provedel. In infermeria la novità è quella di Isaksen, un peccato perché pian piano stava trovando discreto minutaggio. Una notizia resta tra virgolette più dolce o quantomeno digeribile dalla condizione di Pedro e dal rientro di Zaccagni, a disposizione come lo stakanovista Felipe; al centro dell’attacco sarà ancora ballottaggio tra Immobile e Castellanos. Vecino ancora out per motivi disciplinari: tutt’altro che ricomposta la frattura con Sarri.