Verifiche anche sul sistema antincendio

TIVOLI – Potrebbe essere partito da alcuni rifiuti il rogo divampato nella tarda serata di ieri nell’ospedale di Tivoli. https://www.lacronaca24.it/2023/12/09/tragedia-nella-notte-tivoli-prende-fuoco-lospedale-4-morti-e-150-pazienti-evacuati/

E’ quanto si ipotizzerebbe dopo le prime verifiche. Sul posto sono ancora al lavoro i vigili del fuoco. Accertamenti anche sulla dinamica in cui il rogo si è propagato e sul sistema di allarme anti-incendio.

Intanto il pm di turno esterno sta effettuando un sopralluogo all’ospedale. La struttura è stata evacuata. La Procura, diretta de Francesco Menditto, sta seguendo la vicenda già da questa notte e ha avviato un fascicolo di indagine.

“Abbiamo fatto tutti il possibile. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo… Che la terra vi sia lieve”. E’ lo sfogo su Facebook di una volontaria intervenuta nella notte all’ospedale di Tivoli

“Si potrebbero dire tante cose, infinite, ma a cosa servirebbe? Una grande disgrazia che non doveva accadere e che si poteva e doveva evitare. Perche’ un ospedale dovrebbe offrire cure, serenita’, assistenza, conforto. In 12 anni di volontariato e 32 di vita, purtroppo questa e’ stata una delle notti piu’ tristi – aggiunge la volontaria sul social -. Credetemi non e’ bello vedere gli occhi di un malato che trasmettono la pura paura di morire. Paura che gli sale ancora di piu’ quando ti vedono entrare nelle stanze buie con il casco in testa, il respiratore sulla bocca e la divisa antincendio addosso”.

“Sentire persone che gridano, persone che pregano pensando che quella sia la loro ultima preghiera. Telefoni dei pazienti che squillano perche’ i loro cari sono in estrema preoccupazione, cercare di rispondere a piu’ chiamate possibili per dare un sospiro di sollievo a chi ha l’anima in pena per il proprio caro ricoverato. Pavimento e pareti che emanano calore – ricostruisce -. Non puoi farti prendere dallo sgomento perche’ hai interi reparti da svuotare, scendendo e salendo ripetutamente 4/5 piani a piedi, portando pazienti sui lenzuoli adibiti a barelle. Vedere medici e infermieri che cercano di mantenere ordine e signorile pazienza in mezzo al fumo nocivo che ha invaso corridoi e stanze”.