Veleni e polemiche. Ancora una volta. La Roma esce distrutta dalla gara interna con la Fiorentina, ma con un punto solido e importante, che consegna continuità ad un fertile filone autunnale che con sei vittorie su otto gare aveva riscattato un inizio di stagione nettamente al di sotto delle aspettative. Una gara stregata per i giallorossi che la sbloccano subito col tocco da biliardo di Dybala che pesca in area il solito Lukaku, prima del solito infortunio muscolare che costringe l’argentino ancora una volta a fermarsi e guadagnare anzitempo gli spogliatoi. Una Roma avanti all’intervallo prima della reazione viola nella ripresa: doppio giallo Zalewski, pareggio di Martinez Quarta, entra dura di Lukaku e rosso diretto anche per il gigante belga. Roma in nove, cuore e orgoglio sospinto dal solito Olimpico gremito e tutto esaurito e pari in cassaforte. Pareggiare in nova una partita stregata fa bene: vecchi saggi suggerivano come e quanto se non puoi vincere, non devi perdere. E la Roma ha retto, soprattutto in casa, mura amiche ancora una volta toste da buttar giù, altro concetto da grande squadra. Il problema diventano le ossa rotte: in settimana da valutare il nuovo infortunio a Dybala, a Bologna non ci sarà nemmeno Lukaku. Sostanzialmente la coppia d’attacco titolare che fa grande la Roma: due su due, assenze pesantissime. E ancora una volta Mou ha preso malissimo scelte e direzione arbitrale: silenzio stampa. Un Mou sempre più sostenuto dalla Curva Sud: anche domenica sera striscione tutto per lui. La piazza sogna il suo rinnovo: settimane decisive.
Sport
11 Dicembre 2023
As Roma, doppio rosso e resistenza. Ancora furia Mou: silenzio stampa