SORA – I carabinieri di Sora hanno arrestato un 31enne cittadino marocchino che era ricercato dai primi giorni di novembre.
Ricercato perché, a conoscenza dell’ordinanza che pendeva a suo carico, aveva lasciato il domicilio trasferendosi da un amico, un 71enne italiano, su cui si stanno svolgendo accertamenti perché potrebbe averne favorito la breve latitanza. Lo avevano cercato i carabinieri più volte sia presso il domicilio sia nei luoghi che risultavano frequentasse nel recente passato. Non avendo un’attività lavorativa stabile si stavano effettuando altre verifiche. Questo fino alla scorsa notte quando qualcosa tra i due deve essere andata storta tanto da portare a un litigio.
A chiamare i carabinieri sono stati alcuni vicini che sentivano i due uomini litigare. All’arrivo dei militari, sulla strada che portava all’abitazione dove era stato segnalato il litigio, è stato notato un uomo a bordo di una bici che pedalava nel chiaro tentativo di allontanarsi il prima possibile. Riconosciuto per il ricercato, il 31enne è stato bloccato dalla pattuglia.
L’uomo ha cercato di dissimulare la sua identità continuando a raccontare che aveva litigato con un suo amico ma non era successo niente. Così, i carabinieri intervenuti hanno verificato che si trattava proprio dell’evento segnalato al 112 e che era proprio lui uno dei protagonisti del litigio che era avvenuto a poche centinaia di metri di distanza. I militari si sono poi accertati che non ci fosse necessità di intervento da parte dei sanitari presso l’abitazione dove era accaduto il fatto sincerandosi delle condizioni dell’altra persona. Era vero, il litigio non aveva avuto conseguenze fisiche per nessuno dei due, fatto salvo l’aver certamente determinato il termine della latitanza del cittadino marocchino che deve espiare una pena di 1 anno, 7 mesi e 19 giorni per condanne per spaccio di droga, per i quali era stato anche arrestato a Napoli nel 2015, e maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Il 31enne era stato arrestato in flagranza nel 2018, a Sora, per maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’allora moglie, di un anno più giovane, originaria di un comune vicino. Nella sentenza di condanna anche una multa di 3.300 euro. Dopo la notifica del provvedimento ed il fotosegnalamento, l’uomo è stato portato al suo domicilio dove dovrà scontare la pena.
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