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    20 Dicembre 2023
    Premier, cambio di rotta a Nottingham. Addio sentimento Cooper, tocca a NES: scetticismo

    Non parliamo più dell’annata appena trascorsa, quella 22/23, un’edizione che ha narrato e descritto il record di esoneri e panchine saltate in NBA. Ma dopo Sheffield, fanalino costretto a richiamar quel loro dna chiamato Chris Wilder, costretta a saltare un’altra posizione in Premier League. Stavolta parliamo di City Ground, località Nottingham, dove termina una storia d’amore: due anni e mezzo, non troppissimo, tanto basta per entrare nel cuore della tifoseria del Forest, si chiude l’era Steve Cooper, chi riprese una squadra sul fondo della Championship trascinata fino a Wembley e riportata decenni dopo in Premier League. Un personaggio folkloristico, allenatore per tanti versi all’avanguardia, sguardo tremendamente particolare, vecchio stampo britannico. Qualcuno col sentimento, qualcuno che entrato nel cuore della tifoseria ha lasciato affetti per tutto l’ambiente. Sostenitori che hanno preso malissimo la scelta del patron Marinakis, che ha comunque congedato (non poteva francamente esimersi, ndr) con stile quello che ormai diventa il passato del club: “Tutti al Nottingham Forest vorrebbero ringraziare Steve per il suo straordinario contributo alla nostra squadra di calcio. Il suo successo nel riportare il Forest in Premier League rimarrà senza dubbio un momento iconico nella storia del club. Ringraziamo Steve per la sua dedizione e impegno durante il suo tempo con noi, così come per l’incredibile legame che ha stretto con i nostri sostenitori e la città di Nottingham. Steve rimarrà sempre un amico del Club e sarà sempre il benvenuto al City Ground. Gli auguriamo ogni bene per i suoi impegni futuri”. Cooper sconta le 4 sconfitte nelle ultime 5 gare: pesantissimo il ko con pokerissimo al Craven Cottage col Fulham, decisiva la sconfitta (per certi versi immeritata e sfortunata) interna col Tottenham di venerdì scorso. Una classifica che narra desolantemente un club che ha speso parecchio al quartultimo posto e completamente immerso e sommerso nelle sabbie mobili della “Relegation Battle”. Qualche giorno per prendere la decisione definitiva e ratificare prima l’esonero di Cooper poi l’arrivo del nuovo tecnico: si tratta di un ritorno in Premier, quel NES, acronimo di Nuno Espirito Santo che dopo l’avventura in Arabia rientra in NBA. Straordinario il lavoro di NES ai Wolves, a cui è stato accostato parecchio nei mesi scorsi per un eventuale ritorno al suo Molineaux, decisamente più tenebrosa e drammaticamente repentina la sua esperienza al Tottenham agli albori precontiani del 21/22. Ha voglia di riscatto. Ma la piazza, legatissima (vale ancora la pena di sottolinearlo) all’ex tecnico, ha manifestato palese scetticismo. Un nome che non scalda ambiente e tifoseria. Un’idea di calcio completamente differenze: dalla coraggiosa proposta Cooper a vecchia conservazione e stregoneria portoghese. Evidentemente, scottata e colpita dagli ultimi risultati, la dirigenza voleva questo. Come sempre ultima parola al campo.