VITERBO – Non accenna a diminuire la polemica scaturita questa mattina in seguito al passaggio tra i banchi dell’opposizione del consigliere Marco Bruzziches, ufficialmente “dimessosi” da membro del gruppo consiliare di maggioranza Viterbo2020.
Dal canto suo, Bruzziches ha specificato con chiare parole come non sia stato solo l’immobilismo dell’amministrazione a portarlo a questa sofferta decisione, ma anche “fatti gravi subiti da me e dalla mia famiglia, che ad oggi mi fanno sorgere dubbi sulla prosecuzione del mio impegno con questa maggioranza”.
Un’affermazione decisamente forte, che non ha mancato di farsi chiedere, a tutti i presenti, se ora non si dovrà addirittura arrivare agli avvocati.
“Sono giunto a questa decisione dopo tre mesi, dopo attente e sofferte decisioni mie e delle persone che compongono il mio stato di famiglia in quanto tre mesi fa siamo stati oggetto di comportamenti inopportuni, per non dire cose peggiori e che, purtroppo, hanno causato e ancora causano sofferenze e senso di angoscia in me e nei miei familiari”, ha aggiunto Bruzziches. Il tutto, mentre il consiglio comunale era in diretta streaming e sotto gli occhi di tutti.
Di rimando, fredda e distaccata la replica del primo cittadino, che è possibile riassumere con queste sue parole: “Vederti ora seduto con chi la legalità non sempre l’ha garantita mi dispiace molto”.
Parole che non sono state assolutamente digerite della minoranza, che ha deciso di abbandonare l’aula come segno di protesta. Esclusione fatta per i rappresentanti del PD, che hanno preferito restare al loro posto.
Di seguito, il discorso completo dell’ormai ex consigliere di maggioranza e delegato alla Valorizzazione del Patrimonio Comunale.
“Comunico al sindaco, agli assessori e ai colleghi consiglieri la mia intenzione di voler rinunciare alla delega alla Valorizzazione del Patrimonio Comunale, concessami dalla sindaca fin dall’insediamento della presente amministrazione. Al contempo comunico di voler lasciare il gruppo unico consigliare Viterbo 2020 e di voler ricostituire il gruppo Viterbo Cambia. Sarà mia cura provvedere anche di rassegnare le dimissioni come presidente della Seconda commissione consigliare il prima possibile.
Fin dall’inizio del mandato ho cercato di contribuire al nostro vasto e ricco patrimonio immobiliare con un lavoro di ricerca e studio, con l’obiettivo di stimolare una quantomai importante e attesa azione di recupero della buona amministrazione della cosa pubblica.
Ad ogni mio interessamento, così come mi sarei atteso, non ha fatto seguito alcuna attività amministrativa consequenziale. Questo immobilismo ha creato in me un crescente senso di inconcludenza, che ho provveduto a comunicare di volta in volta sia al mio assessore di riferimento che alla sindaca.
Ogni volta mi veniva risposto che non era una priorità e il PNRR aveva precedenza su tutto. A questa mia insoddisfazione si sono aggiunti fatti gravi subiti da me e dalla mia famiglia, che ad oggi mi fanno sorgere dubbi sulla prosecuzione del mio impegno con questa maggioranza.
Sono giunto a questa decisione dopo tre mesi, dopo attente e sofferte decisioni mie e delle persone che compongono il mio stato di famiglia in quanto tre mesi fa siamo stati oggetto di comportamenti inopportuni, per non dire cose peggiori e che, purtroppo, hanno causato e ancora causano sofferenze e senso di angoscia in me e nei miei familiari.
Aggiungo che ho chiesto alla consigliera Letizia Chiatti di entrare nel mio gruppo consiliare, non appena ricostituito formalmente”.
Come anticipato, queste gravi accuse mosse dal consigliere Bruzziches sembrano non escludere una possibile via legale.
D.G.