L’appetito vien mangiando e la Virtus sta facendo sognare tutta Italia con gesta e cavalcate europee stellari, culminate con l’ennesimo e quarto successo consecutivo in settimana su club come l‘Olympiacos che ha significato secondo posto in solitaria in Eurolega sognando vette letteralmente paradisiache. Stavolta no, stavolta indigesto l’appuntamento col pokerissimo, quel nuovo appuntamento spagnolo dopo il successo Baskonia: indigesta La Fonteta, stavolta vince Valencia, vittoria pesante che rilancia le ambizioni dei pipistrelli in Eurolega. A questi livelli non puoi sbagliar nulla, si sa: le V Nere pagano un terzo quarto offensivamente stavolta completamente sbagliato, stavolta Banchi imbrigliato nella tana dei pipistrelli, soli sette punti a dispetto di primi due tempi stellari, come sempre. Un terzo quarto che cambia sorti, quarto tutto d’inerzia: il Valencia sorpassa e prende il largo, chiudendo e gestendo al meglio il punteggio, punteggio stavolta dolente per Hackett e compagni. Finisce nel complesso 79 a 71 e forse qualche rimpianto in casa Virtus, tornando a pensare a quel 37-47 parziale a metà gara. Una sconfitta che non rovescia il meritatissimo e stellare secondo posto di Bologna, una piazza che però può tornare concomitante se Barcellona dovesse vincere a Kaunas. In testa, naturalmente, sempre il Real Madrid. Adesso, proprio come fanno le grandi squadre, e questo è un team che ha ampiamente dimostrato di aver tutto i connotati di una grande squadre, è tempo di analizzare gli errori per la ricerca della perfezione. Attesa risposta giovedì prossimo: altro campo tosto, clima incandescente, trasferta a Belgrado col Partizan.