VITERBO – Macchine addio con l’arrivo della ciclabile al Murialdo in via della Pila, zona altamente frequentata non solo dai residenti ma anche dalle innumerevoli famiglie che giornalmente accompagnano i propri figli in uno dei plessi scolastici più grandi di Viterbo.
La parola d’ordine, per la giunta Frontini, sembra proprio essere quella di “verde a tutti i costi”. Un imperativo che comincia a destare preoccupazioni nelle zone ad alta densità di abitanti che circondano la cinta muraria del capoluogo.
Proprio le famiglie sono le prime a essere sempre più impensierite. “Qui era già un problema parcheggiare prima dell’arrivo della ciclabile – dichiara un genitore – ora mi chiedo dove dovremo lasciare la macchina noi, quando usciamo da lavoro per prendere i nostri bambini a scuola”.
Poco tempo fa, anche in via Raniero Capocci erano stati decurtati altri posti auto per far posto a una nuova postazione di bike sharing.
“Meno auto, meno traffico – riflette il cliente di uno dei locali della via – mi chiedo, però, come faremo noi più anziani. A una certa età è difficile muoversi in bicicletta, soprattutto nel periodo invernare e nelle stagioni più piovose. L’auto per alcuni di noi è indispensabile”.
Il progetto frontiniano, reso possibile grazie ai fondi PNRR che erano già in arrivo prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione, prosegue tuttavia senza ripensamenti.
Proprio ieri, l’assessore alla Pianificazione Urbana Emanuele Aronne aveva ironicamente riflettuto in sede di consiglio comunale: “In Italia è sempre così. Coi mondiali si è tutti esperti di calcio, ora siamo tutti esperti di mobilità e piste ciclabili”. Un’affermazione, la sua, che sembra voler chiedere fiducia ai cittadini… dove parcheggeremo, nel mentre, resta però una domanda che non troverà risposta.
D.G.