Se il famoso 26 dicembre da sempre in Inghilterra fa rima con Boxing Day, in Italia fa rima con Serie B. A Santo Stefano da anni ormai al centro delle copertine nazionali per calciofili protagonista la cadetteria italiana, un mozzafiato d’emozioni su tutta la penisola e primi segnali importanti di una classifica che al centro del lungo inverno comincia seriamente a prendere forma. Quantomeno in testa, dove il Parma, dopo le splendide premesse con cui finì in rimonta la scorsa stagione fino ai playoff di Cagliari, ambisce a fare il largo. Prove di fuga anche ieri, prima Bernabé poi il solito Man per l’ennesimo successo pesantissimo: 2-0 netto a Brescia, pratica chiusa già nel primo tempo poi mera gestione, primo posto ulteriormente rinsaldato a più sei sulla coppia composta da due delle città geograficamente più suggestive e affascinanti d’Italia: Venezia e Como. Parma a 41, inseguitrici a 35 davanti alla rivelazione Cittadella quarta a 33 punti. Il balzo clamoroso lo fa proprio il nuovo rivoluzionario Como di Fabregas che vince 2-1 a Cosenza, Venezia invece fermato sul 2-2 a Piacenza dalla piccola FeralpiSalò. All’ultimo respiro una Samp comunque in risalita riacciuffa col solito Esposito il Bari a Marassi, evitando di bissare la seconda sconfitta interna. Il colpo importante in termini d’alta classifica e playoff lo fa il Palermo che ribalta all’ultimo respiro la Cremonese: 3-2 al Barbera, Stulac al 97′ fa letteralmente esplodere il popolo rosanero. In coda buoni i punti di Ascoli e Spezia che pareggiano rispettivamente con Cittadella e Modena, latitudini in cui naviga pure la Ternana a cui non riesce la missione bottino pieno: solo pari col Pisa al Liberati. In zona playout l’unica che sorride fragorosamente è però il Lecco, che batte e riaggancia quel SudTirol lontanissimo parente di quello ammirato stagione scorsa. Adesso sosta: la Serie B tornerà in campo soltanto il 12 gennaio.
Sport
27 Dicembre 2023
Serie B, giro di boa e lunga sosta: fuga Parma, sogni Palermo e Como, colpo Lecco