Non solo Serie A. Chiaramente si continua a giocare, e per tradizione a cavallo tra festività natalizie e Capodanno a ritmi storicamente forsennati, anche in Premier. Il sabato oltremanica ha narrato il secondo successo consecutivo per un club che non s’è stufato di vincere e dopo il pokerissimo, quinto trofeo dell’annata più stellare della storia del club col Mondiale post Treble, bissa la vittoria di Goodison Park con l’Everton e rispettando i domestici pronostici batte anche il piccolo Sheffield United all’Etihad. Tornato perno Rodri e si vede, si sente: sblocca proprio lui, chiude in piena ripresa Julian Alvarez, 2-0 netto e gara mai in discussione, solita gestione da grande squadra che ambisce a contendere il titolo, per quella che sarebbe all’interno di una vera e propria egemonia guardiolana, il sesto titolo britannico in otto anni di gestione del rivoluzionario condottiero spagnolo. Domenica attesa la risposta dell’Arsenal, in campo a Londra alle 15 in casa Fulham, così come lunedì quella del Liverpool, affascinante Monday Night ad Anfield col Newcastle. Se sussistono e persistono sorrisono all’Etihad non c’è minimamente pace dall’altra parte di Manchester: United ancora sconfitto, zero continuità nemmeno dopo la rimontona con l’Aston Villa. C’è tutto il nuovo Nottingham Forest di Nuno Espirito Santo al centro delle copertine e prime pagine britanniche: 2-1 e seconda vittoria consecutiva a scappare dalle torbide acque della zona retrocessione, proprio dopo il tris brillantemente calato a Newcastle. Rashford pareggia l’ex Bologna Dominguez, ma nel finale l’ex Wolves Gibbs-White spedisce in delirio e paradiso il City Ground. A proposito di Wolves, splendida continuità per un club che scoppia di salute grazie alla lungimiranza di uno dei tecnici più intriganti d’Inghilterra, Gary O’Neill: 3-0 netto dei lupi all’Everton, terza sconfitta consecutiva per i Blues di Sean Dyche. Chi continua invece palesemente a sognare e non soffre minimamente di vertigini è l’Aston Villa di Emery, che torna al successo al termine di una gara fortemente sconsigliata ai deboli di cuore: 3-2 al Burnley di Kompany, destinato amaramente alla retrocessione. Decide un rigore che pesava tantissimo come quello trasformato al tramonto della ripresa da Douglaz Luiz, trasformazione che fa letteralmente implodere Villa Park. Finalmente invece un minimo di continuità per il primo e tanto discusso tanto Chelsea di Pochettino che vince 3-2 a Luton: segnano i nuovi gioielli di casa, trascina quel Palmer pescato dal City, doppietta nell’anticipo di pranzo. Padroni di casa che sotto 3-0 riaprono e sfiorano addirittura una rimonta che sarebbe stata epocale, un fischio finale che sa di tutto di boccata d’ossigeno per Pochettino. Ossigeno in chiave salvezza pure per il Palace dell’eterno Hodgson, che batte 3-1 un Brentford in crisi nera ed ora pur risucchiato in zona retrocessione. La Premier riprende domani per l’ultimo dell’anno: non solo Arsenal come narrato protagonista sul campo del Fulham, in scena pure il Tottenham di Postecoglou che tra mille assenze affronterà una delle rivelazioni dell’anno, quel Bournemouth di Iraola reduce addirittura da sei successi nelle ultime sette.
Sport
30 Dicembre 2023
Premier. Il City c’è: 2-0 allo Sheffield. Ossigeno Chelsea. United ancora KO, domani Arsenal e Tottenham