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    30 Dicembre 2023
    AS Roma, Torino resta maledizione: ancora corto muso Max, 1-0 e scia Inter

    Niente da fare per la Roma. Resta una maledizione lo Juventus Stadium per i giallorossi: a Torino altra trasferta senza punti, vincono i bianconeri, 1-0, ancora corto muso massimo versione allegriana, torna a timbare Rabiot ad inizio ripresa, solidità difensiva non indifferente, la Juve c’è. E viaggia. Viaggia verso orbite straordinarie, verso i lidi che impone la loro tradizione: due punti dall’Inter, nella giornata sfavorevole Allegri recupera dunque altre due lunghezze dalla capolista stoppata venerdì sera a Genova. Buono il primo tempo dei giallorossi, recuperato Dybala che sfiora il gol dell’ex, ma l’episodio che sblocca una gara come da pronostico tutt’altro che bella o scintillante espressivamente arriva ad inizio ripresa: percussione di Kostic, fisicità Juventus, inserimento vincente Rabiot. Poi gestione, compattezza: la Roma non trova mai il pertugio giusto per sognare un pari che sarebbe stato enorme a livello di costruzione di fiducia e mentalità. Max gongola, predica calma ma gongola e vanta tutto il diritto di farlo: parla ancora di quarto posto, obiettivo minimo dell’anno del riscatto virtualmente già raggiunto, ma tutto il mondo bianconero sogna altro, sogna grandi traguardi, sogna lo Scudetto. Aspettando regali o presenti da Giuntoli nel mercato di gennaio che a questo punto la squadra e il suo staff tecnico si merita: serve almeno un centrocampista, all’interno di un reparto che per una vicissitudine o per un’altra ha perso due elementi chiamati Fagioli e Pogba. La Juve c’è e sale a quota 43, due lunghezze come spiegato dall’Inter capolista a 45. La Roma dopo il successo su un Napoli in crisi nera resta però serenamente in piena lotta quarto, o forse anche quinto, posto Champions: adesso comanda la Fiorentina a 33 che ha scavalcato rivelazione Bologna, giallorossi a 28 scavalcati dall’Atalanta sesta a 29, ma siamo soltanto a metà campionato, sussiste tutto il tempo necessario per superare le nuove dirette concorrenti e coronare il sogno dei Friedkin, riportare a Roma le onde sonore più prestigiose del calcio europeo, quelle della Uefa Champions League.