Due gennaio e adesso s’è pure aperta ufficialmente la sessione invernale di calciomercato, quella storicamente definita di riparazione. Un mercato italiano meno ricco chiaramente rispetto a quello di altri campionati, altresì una sessione tradizionalmente definita di opportunità: pochi soldi, direttori sportivi chiamati a scandagliare ed operare con creatività. Il primo colpo della sessione invernale di mercato lo mette a segno l’Atalanta, società storicamente in salute ed infatti una delle poche a poter sganciare o elargire discrete somme di denaro. Era un’operazione vicinissima alla chiusura già l’estate scorsa; stavolta, considerando le difficoltà economiche e quel dramma societario che vive il Verona, chiaramente costituiva un’opportunità. Per nove milioni di bonus stavolta è fatta davvero e nella mattinata del martedì, dopo le visite mediche di rito svolte a Capodanno, è arrivata pure l’ufficialità: arriva Hien, centrale svedese dal potenziale importante, abituato a giocare a tre ed interpretare in maniera moderna i dettami del calcio contemporaneo, perfetto per Gasperini. Dal Verona possono partire in tanti, nonostante una classifica che invece suggerirebbe necessità di rinforzi: su Doig c’è sempre il Torino, trattativa in corso, si parla di una cifra sui sei milioni di euro. La Fiorentina è interessata a Terracciano, così come lo stesso Milan per un’alternativa di prospettiva a Calabria. La Roma cerca sempre un centrale, malgrado Bonucci fosse opportunità, un’opportunità però completamente scaricata dalla piazza. Il Milan stesso vanta necessità di risolvere l’emergenza difensiva: intanto è tornato Gabbia, rescisso il prestito col Villarreal. Si cerca di anticipare al tempo stesso l’arrivo di Miranda, forse sorge idea e pista Lenglet, chiuso all’Aston Villa. Non è escluso che pure il Genoa, società in salute, possa fare qualcosa: potrebbe sfruttare il tesoretto in arrivo dalla cessione di Dragusin, vicinissimo ormai al Tottenham per 25 milioni.