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    8 Gennaio 2024
    Epifania e giro di boa: Inter e Juve, testa a testa da Cavalleria rusticana

    La Juve è una realtà. E non molla. Per questo Scudetto sarà sempre più corsa a due. Giustamente sia Max che Vlahovic, tornato imperiosamente decisivo, continuano a viaggiare a fari spenti e parlare di quarto posto. Ma la classifica narra quanto e come la resurrezione bianconera non può più minimamente nascondersi. Anche e soprattutto dopo un turno come quello d’Epifania. Un turno folle. Tra polemiche, Var e veleni. Due gare per le due capoliste che sarebbero dovute andar a senso unico ma che così non è stato: Inter che rischia fino alla fine, Juve pure. E dopo il modo con cui probabilmente l’ambiente bianconero pregustava già l’aggancio, coi nerazzurri che trovano soltanto al 95′ col Verona un gol contestatissimo e si salvano all’ultimo centesimo di secondo per il rigore stampato sul palo da Thomas Henry, il gruppo d’Allegri poteva subire decisamente contraccolpo psicologico. Ma la Juve è la Juve e così non è stato. Altro sintomo di quanto e come la squadra abbia rimaturato quella mentalità vincente dei vecchi tempi. E proprio soffrendo più del dovuto, andando persino sotto nel bollente campo di Salerno, qual miglior modo che vincere anch’essa all’ultimo respiro? Proprio, storia nella storia, come nel romanzo dei destini di una lotta sempre più avvincente, quando era l’Inter che per tutta la ripresa dell’Arechi pregustava a quel punto addirittura l’allungo ed il ritorno a +4. Così non è stato: alla fine hanno vinto soffrendo fino all’ultimo centesimo di secondo entrambe. La classifica pertanto narra 48 a 46: medie scudetto per entrambe. Una poltrona per due al giro di boa. Inter campione d’inverno, sì, ma per ora per l’appunto soltanto di inverno. Una seconda metà di stagione tutta da vivere. Alla fine ne trionferà soltanto una.