ROMA – Il giudice sportivo ha disposto “l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati Curva Nord, Distinti Nord, Est e Ovest privi di spettatori” per un turno. Il provvedimento verrà scontato, precisa una nota della lega, in campionato, “come previsto dal Codice di Giustizia Sportiva, in occasione della gara Lazio-Napoli del 28 gennaio 2024”. La Lazio era recidiva e per questo ora scatterà la chiusura.
Per motivare il provvedimento del giudice sportivo, nel comunicato della lega calcio si precisa che “i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione razziale, percepite da tutti e quattro i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dal 90% dei 16.000 occupanti i predetti settori” e quindi è stato ritenuto che “in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare”. Non è tutto, perché la Lazio è anche stata multata di 50mila euro a causa di questi motivi: il “fitto e costante lancio di bottiglie di acqua e di birra, di fumogeni, bengala e petardi verso il settore Distinti Sud-Est-Curva Sud occupato dai sostenitori della Roma”; il fatto che “al 17′ pt Dybala, nell’approssimarsi a battere un calcio di punizione, veniva colpito ripetutamente con un raggio laser proveniente dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio; analogo raggio laser colpiva altri giocatori della Roma e il Direttore di gara; il fatto che “al 31′ del secondo tempo, il calciatore della Roma Bove Edoardo, al momento della sostituzione, uscendo dal terreno di giuoco dal lato dell’assistente n. 2, veniva colpito all’altezza della nuca da una bottiglietta di birra ancora piena e priva di tappo lanciata dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio”. Poi si fa notare che verso Bove è stato tirato anche un fumogeno, che non lo ha colpito. “Considerata la gravità dei fatti violenti sopra rappresentati e il grave pericolo per l’incolumità fisica di una o più persone che ne è conseguito, dispone la sanzione dell’ammenda di € 50.000,00 con diffida nei confronti della Società Lazio”, conclude il comunicato.