
di Simona Tenentini
MONTEFIASCONE – “Il Forno delle Meraviglie”, la nuova trasmissione su Real Time in cui gareggiano tre panettieri che si sfidano, a colpi di specialità artigianali, continua a far discutere.
Nella prima puntata, protagoniste sono state tre attività della Tuscia: Forno Fiore di Marta, Morelli’s bakery di Civita Castellana e panificio Mari di Montefiascone, un risultato che ha scatenato, sin dall’inizio, infuocate polemiche, a causa della presunta slealtà della vincitrice, la signora Santina del Forno Fiore di Marta.
All’indomani della vittoria, immediati si sono susseguiti, sui social, commenti carichi di livore e accuse al vetriolo all’indirizzo dei titolari dell’attività: molti hanno annunciato pubblicamente che non vi si recheranno più ed altri si sono dedicati, a più riprese, ad insultare e fomentare gli animi contro i vincitori.
Ora, in difesa del Forno Fiore arriva Stefania Massera, titolare dell’omonima pasticceria di Biella che, prendendo le difese della signora, scrive un post che, inevitabilmente, ha scatenato, a sua volta, commenti di odio e “attacchi incrociati” tra i sostenitori dell’uno o l’altro forno.
“Sapete prima di scrivere questo post ho pensato e riflettuto a lungo. Poi chi mi conosce sa che di fronte alla cattiveria la mia mente si annebbia totalmente.
Poco prima di capodanno ricevo una telefonata in cui mi si avvisava che i nostri prodotti erano in televisione, precisamente nella trasmissione “Il Forno delle Meraviglie” condotto da Fulvio Marino su @real time ed erano lì come ospiti di un forno in provincia di Viterbo il quale sono stati fatti assaggiare ai concorrenti in onda e passati come di produzione del forno che li ospitava. Il nostro Torcetto al burro, i nostri baci di dama, le coccole, le tegole ricoperte di cioccolato, le lingue di gatto, i masserini. Tutti prodotti nostri sotto il nostro marchio registrato e pubblicizzati come se non fosse così. All’inizio non nego un po’ di amarezza, ma riflettendoci, pur essendo frode, in tanti acquistano i prodotti e poi li rivendono sfusi come propri. La cosa che mi ha portato a scrivere questo post è stata data dal fatto che una delle concorrenti che si è accorta di questa menzogna, non riesce più a vivere sui social, perché si è permessa di essere severa nei giudizi dei concorrenti. Sto parlando del “Forno Fiore” con il quale, dopo il fatto, ho preso subito contatto per sostenere la sua tesi. I prodotti vengono lavorati da un’azienda artigiana di Biella che è nel mondo dei panettieri e pasticcieri dal 1920 e che sa perfettamente che il miele non è un ingrediente del Torcetto al burro e che non è fattibile farli con l’utilizzo del sac a poche essendo un impasto elastico come quello del pane e grissini, e, anche se questi hanno avuto un giudizio negativo dalla persona che li ha assaggiati ho capito subito che il suo giudizio era riferito al fatto che non credesse nella produzione di quei prodotti all’interno di quel forno di Viterbo. Sconcertata dalla cattiveria e dall’invidia di molta gente che commenta post criticando ed addirittura insultando, ho deciso di sostenere questa causa a supporto della signora Santina raccontando la verità che sarebbe dovuta uscire da chi in primis ha preso in giro tutti quanti in una trasmissione televisiva davanti a tutta Italia. I social possono essere un’arma che annienta senza che ce ne accorgiamo.
Per cui, per quello che mi è possibile fare, chiedo a chi legge queste righe di pensare bene prima di scrivere perché le parole scritte rimangono e non si torna più indietro.”
A maggior ragione poi alla luce dei recenti fatti di cronaca…