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    19 Gennaio 2024
    Supercoppa. Astuzia Mazzarri, vecchia scuola: così il Napoli ha annientato la Fiorentina

    Il Napoli è la prima finalista della Supercoppa Italiana 23/24. La Viola gioca, il Napoli vince. E vince 3-0. Un minimo di continuità finalmente per Walter Mazzarri: trova i frutti del richiamo di preparazione di inizio a gennaio, a sopperire le lacune atletiche estive di Rudi Garcia. Dopo aver battuto 2-1 la Salernitana, vittoria forse della svolta, i campioni d’Italia schiantano la viola (quest’anno palese concorrente per il campionato). E la grande giocata, indipendentemente dal richiamo, è quella tattica, quella di Mazzarri: il passaggio a 3, noto quando una squadra nutre problemi, storico sistema difensivo del navigato tecnico toscano. “Ho rivisto tante volte la gara di campionato, senza Kim tenere una linea così alta contro la Fiorentina sarebbe stata una sofferenza”. E in uno scontro diretto Italiano perde ancora, crollato nella tela partenopea. Imbrigliato. Difesa a 3 più bassa, niente da fare per le trame fiorentine. In base all’avversario devi anche saper discutere qualche principio, a certi livelli. Muovere qualche critica a Vincenzo, stavolta, giornalisticamente diventa corretto. La sblocca Simeone, Mazzarri alza il muro, nel finale pratica definitivamente chiusa con un gioiello di cui si parla sempre troppo poco: quel Zerbin, doppietta, ma destinato a chiudere la stagione a Frosinone, per aumentare il minutaggio. E Mazzarri se lo coccola: “Ha doti incredibili, purtroppo in Italia vige esterofilia calcistica, quando dovremmo guardare più in casa nostra”. Una doppietta che fissa il punteggio sul 3-0 e spedisce i campioni d’Italia in finale, anche senza Osimhen: si giocherà lunedì, stasera l’avversario azzurro tra Lazio e Inter.