Ci siamo. Alle 20 la finalissima di Supercoppa Italiana, la prima edizione versione spagnola, tra semifinali e finale. Semi vinte, forse giusto così, rispettivamente da chi avrebbe meritato di giocarsi la finalissima come storicamente sempre avvenuto: campioni d’Italia contro vincenti della Coppa Italia. Saranno pertanto Napoli-Inter stasera chiamate ad esportare il marchio italiano all’estero, in Arabia, davanti ai loro sostenitori mediorientali. Due concetti di squadre quest’anno completamente opposti: non è più lo scintillante Napoli di Spalletti, tra gli errori ADL che hanno significato quelli di Rudi, rimetter a posto gli azzurri è toccato a Mazzarri, navigato condottiero vecchio stampo, tatticamente conservatore, squadra più bassa, difesa a tre necessaria evidentemente per ritrovare equilibrio. Dopo la finale di Champions l’Inter invece è ripartita più forte che mai, quantomeno per riprendersi scettro e scudo italiano: un’Inter spumeggiante, rosa completa, arrivata a livelli di calcio dominante, esplosivo, come dimostra spot internazionale del netto 3-0 sulla Lazio, un dominio in lungo e in largo che avrebbe anche potuto significare scarto maggiore. Manifestazione di intenti, potenza e superiorità quella coi biancocelesti che anche stasera Inzaghi sogna di replicare, ma c’è da scardinare la difesa del Napoli. Non è difficile immaginare nerazzurri a far la partita coi partenopei chiusi a ripartire. Non è quello che la piazza azzurra avrebbe certamente sognato o immaginato soltanto sei mesi, ma questa è realtà. Mazzarri ha già vinto la Supercoppa un decennio fa, rievoca ricordi sensazionali, ma erano altri tempi. L’ha definita la ciliegina: rivincere, come per stessa ammissione del tecnico toscano, significherebbe esportare ulteriormente il marchio Napoli nel mondo. Ma l’Inter, per premesse descritte, parte chiaramente favorita. Pochi dubbi per Inzaghi, solo un forfait, quello di Bastoni: Darmian braccetto e Dumfries titolare o De Vrij con Acerbi centrosinistra? Davanti e a centrocampo tutto confermato: Calha, Lautaro e Thuram scaldano i motori. Dall’altra parte si fa sentire l’assenza di Osimhen impegnato in Coppa d’Africa, uno dei motivi affinché i nerazzurri restano palesemente favoriti. Per lo stesso motivo come noto mancherà anche Zambo, per questo scommessa Cajuste al fianco di Lobotka e Zielinski, tra voci di mercato e condizione da rivedere, soltanto in panchina. 3421 con Politano e Kvara a sostegno di Simeone: più Cholito che Raspadori. Fischio di inizio alle 20: Inter favorita.
Sport
22 Gennaio 2024
Supercoppa Italiana, stasera la finalissima: Mazzarri sogna il bis, ma l’Inter resta favorita