Rabbia e veleni. Ancora una volta. Tangibilmente un episodio che, corretto o meno, ha cambiato direzione e trama di un’altra gara rilevante proposta dal calcio italiano, in questo caso la finale di Supercoppa Italiana. Il doppio giallo a Simeone ad inizio ripresa che ha definitivamente direzionato narrazione in meno di cinque minuti di gioco, particolarmente leggero il primo più corretto il secondo nell’opinione di chi scrive. Fatto sta che l’episodio ha lasciato il Napoli in 10 contro la squadra al momento più forte d’Italia, l’Inter di Inzaghi, che da quel momento ha potuto giostrare e palleggiare in lungo e in largo limitandosi a cercare semplicemente il varco decisivo. Furia Mazzarri che in panchina perde le staffe e inveisce contro il direttore di gara, Rapuano. Il Napoli co le unghie e con i denti resiste, ma capitola all’ultimo respiro, in pieno recupero, ad una manciata di minuti dai rigori che sarebbero stati conquista straordinaria. Inzaghi offende, Calha orchestra, da destra a sinistra palla sulle corsie esterne, affondo in area e timbro di Lautaro che fa esplodere i tifosi nerazzurri, italiani e sauditi, presenti a Riyad. 1-0 finale. Sospiro di sollievo ed ennesimo trofeo per l’Inter ed il suo allenatore, sempre più Re di coppa, in questo caso di Supercoppa. Mazzarri mastica amarissimo quando ormai l’eroica resistenza sembrava avesse sortito quei frutti più sognati che sperati: prende, abbandona il campo, non partecipa alla premiazione, nemmeno alle interviste post partita. Interviene De Laurentiis, che parla di arbitri deboli, ringrazia l’Arabia e applaude comunque i suoi per gli sforzi profusi, difendendoli: arriverà comunque premio, messaggio rinsaldante ambiente. Un Napoli in transizione: pieno mercato, tre innesti già arrivati, forse ne arriveranno altri due. Si cerca un difensore, tra Mangala e Perez; non è escluso possa arrivare anche un centrocampista. Si chiude dunque la prima edizione della Supercoppa Italiana versione spagnola, tra doppia semi e finale. Si chiude col trionfo nerazzurro. Si chiude, però, ancora una volta, tra mille polemiche, veleni e proteste arbitrali. Al centro delle copertine ancora una volta loro: pressione su Rocchi.
Sport
23 Gennaio 2024
Supercoppa Italiana: ancora Inter, ancora Inzaghi e Lautaro. Ma prime pagine solo per AIA e Rapuano: furia Napoli