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    INTERVISTA, Politica
    23 Gennaio 2024
    Tidei: “Il 2024 sarà l’anno d’oro di Santa Marinella”

    Il sindaco della Perla a tutto campo: “L’opposizione pensa solo a diffamare ma noi governeremo fino a fine mandato – Nonostante il dissesto finanziario ereditato stiamo facendo rinascere la città – I nostri balneari sono già in regola con la Bolkestein – La provincia dell’Etruria Meridionale si farà: restare agganciati a Roma ci tarpa le ali” 

     

    di Marco Gubetti

     

    SANTA MARINELLA (RM) – La mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (che dovrebbe essere messa in votazione nel Consiglio comunale del prossimo 5 febbraio) non sembra aver scalfito la nota energia di Pietro Tidei. Nel suo ufficio, il sindaco di Santa Marinella, è come sempre al lavoro, indaffarato tra mille progetti e pronto a dare battaglia.

    Scusi sindaco, ma perché, secondo lei, le opposizioni hanno deciso di intraprendere la via di una mozione di sfiducia ben sapendo di non avere alcuna possibilità di mettere insieme i numeri necessari?

    «L’opposizione non ha ancora pienamente accettato di aver perso le elezioni dello scorso maggio e sperano di poter guadagnare qualche punto sollevando questioni pretestuose, facendo un po’ di rumore, smuovendo fango e diffamando. Ma una cosa deve essere chiara a tutti: noi governeremo cinque anni».

    Può essere che i consiglieri di opposizione si appellino a una questione morale che va oltre la semplice contrapposizione politica?

    «La questione morale è la loro, perché i rinviati a giudizio stanno nelle loro file. Io non solo non stato rinviato a giudizio, ma nel processo mi costituirò parte lesa: la vera vittima sono io».

    Lei ha annunciato che il 2024 sarà “l’anno d’oro” di Santa Marinella. Vuol dire che i finanziamenti del Pnrr stanno funzionando?

    «Grazie all’impegno di questa Amministrazione, il Comune di Santa Marinella si è assicurato finanziamenti dal Pnrr per oltre 20 milioni. Nella provincia di Roma soltanto Fiumicino ha fatto meglio. E, proprio grazie all’impiego di questi fondi, nel corso del 2024 riusciremo a inaugurare il nuovo Palazzetto dello Sport, la nuova piscina comunale e a raddoppiare il passaggio del sottopasso di Valdambrini, eliminando il senso unico alternato. Cito solo le opere più importanti, i progetti pronti da realizzare in realtà sono molti di più ma abbiamo un grave problema ereditato dalla giunta di centrodestra che ha preceduto la mia».

    A cosa si riferisce?

    «Mi riferisco al dissesto finanziario lasciato da chi è venuto prima di noi: i vincoli derivanti dal risanamento che stiamo faticosamente portando avanti non ci permettono di assumere nuovo personale in municipio che pure sarebbe preziosissimo per poter accelerare tutte le procedure. In queste condizioni la messa a terra dei finanziamenti del Pnrr non può essere veloce come vorremmo».

    A proposito di finanziamenti, sarà possibile per Santa Marinella riuscire a intercettare qualche euro dall’enorme indotto che sarà creato dal Giubileo ormai alle porte?

    «Nelle prossime settimane ho in programma di confrontarmi sia con l’Autorità Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, sia con la Città Metropolitana: insieme cercheremo la strada migliore per arrivare a cogliere questa importante occasione. Nonostante le difficoltà a cui accennavo prima, noi non vogliamo rinunciare a niente».

    Capitolo balneari. Dopo l’approvazione in via preliminare del nuovo Piano di utilizzo degli arenili (PUA), ora occorre attendere le osservazioni della Regione. I tempi rischiano di essere lunghi?

    «Naturalmente dipenderà dagli uffici regionali competenti, ma credo che l’approvazione in via definitiva possa avvenire entro un paio di mesi. Resta il fatto che come Amministrazione siamo già riusciti ad applicare la direttiva Bolkestein mandando a gara tutte le concessioni: sia quelle vecchie, sia quelle nuove. In questo modo non saremo costretti a subire le conseguenze di eventuali mancati accordi tra Governo italiano e Commissione europea. Non solo. Abbiamo allungato le concessioni a dieci anni. Gli operatori del settore di Santa Marinella potranno stare tranquilli fino al 2033 e in cambio abbiamo ottenuto che tutti i balneari rinunciassero ad allargare i confini dei loro stabilimenti: ciò permetterà di continuare ad avere molte spiagge libere».

    Nei giorni scorsi c’è stato un nuovo incontro tra tutti i sindaci della zona per cercare di dare concretezza al progetto della provincia dell’Etruria Meridionale. Crede veramente che il vostro tentativo di staccarvi da Roma possa avere successo?

    «Assolutamente sì. Tredici sindaci sui quindici interessati dal progetto si sono detti favorevoli e sono pronti a combattere per realizzarlo. Personalmente ritengo che non ci siano ragioni per non andare avanti: restando agganciati a Roma non riusciremo mai a organizzare un piano di sviluppo che tenga conto fino in fondo di quelle che sono le esigenze del nostro territorio e che ora finiscono per annacquarsi con quelle dell’Urbe ma anche con quelle di comuni appenninici come Subiaco o Arsoli: semplicemente non ha senso continuare così».

    Avete già in mente i prossimi passi da muovere per arrivare all’obiettivo?

    «Nella riunione dell’altra sera (martedì 16, ndr) abbiamo preso l’impegno di far approvare dai nostri Consigli comunali entro il 29 marzo una delibera che chieda la costituzione della nuova provincia. Non è necessario che tutti e quindici i Consigli siano favorevoli: l’importante è che il totale della popolazione dei Comuni richiedenti raggiunga quota 200mila. A quel punto, se – come sono sicuro – avremo raggiunto questo requisito numerico e la Regione darà parere favorevole, attraverso i senatori e i deputati del nostro territorio avvieremo l’iter parlamentare del disegno di legge che darà vita alla provincia dell’Etruria Meridionale».