Uno dei più grandi. Se n’è andato uno dei più grandi. Icona assoluta del calcio italiano. Iconografia di Cagliari e Sardegna. E tutta Italia non ha potuto far altro che tributare il suo saluto ad uno dei suoi più grandi. Partendo dalla camera ardente alla Domus Arena di Cagliari, ove oltre a centinaia e centinaia di sostenitori rossoblu di tutte le età, presente in delegazione tutta la squadra di Giulini, condotta dal presidente e dal suo allenatore, Claudio Ranieri. Feretro arrivato allo stadio attorno all’ora di pranzo dopo che tanti dei compagni di squadra del Cagliari campione d’Italia 1970 fossero passati ad abbracciare la famiglia in ospedale. Il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha indetto il lutto cittadino esteso a tutta la regione, fino al giorno delle esequie. Il Presidente Giulini ha dichiarato che lo stadio sarà intitolato proprio all’indimenticato Gigi, mentre Malagò ha immediatamente provveduto a stabilire minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive italiane del prossimo fine settimana. Oggi, alle 16, i funerali a Cagliari. Splendidi i messaggi dei grandi campioni dello sport azzurro, naturalmente calcio su tutti. Dai post di Fabio Cannavaro o Gianfranco Zola passando per le parole di Spalletti, fino al messaggio forse più toccante, quello di Roberto Baggio: “Caro Gigi, amico di tante battaglie e di altrettante ferite. La vita ci ha unito nel suo viaggio, vissuto da noi con tanto amore e infinita passione per il gioco più bello del mondo. Sei stato unico e prezioso esemplare di grande umiltà. Sei stato per me un esempio bellissimo di coerenza e di attaccamento alla maglia, di sincero coraggio. Hai amato come nessun altro la terra che ti ha adottato. Hai saputo trasformare la tua sofferenza e i tuoi dolori in positivo riscatto. Sei stato un compagno di viaggio saggio e prezioso, sei stato sempre te stesso dentro e fuori dal campo. Sei stato qualcosa di unico e indimenticabile, così come sono certo che unico e indimenticabile sarà quel “rombo di tuono” che saprà accoglierti nel tuo viaggio celeste, dove ti auguro di incontrare presto coloro che hai amato e che troppo presto hai perduto. Ti voglio bene, Roberto Baggio”.