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    24 Gennaio 2024
    Osimhen, ancora voglia d’addio. Napoli, addio già a fine stagione?

    In piena Coppa d’Africa, malgrado non abbia proprio per concomitante impegno con la sua Nigeria preso parte alla Supercoppa Italia poi persa tra mille veleni e polemiche arbitrali, Victor Osimhen torna a far tremare Napoli. Che un giorno le strade tra il centravanti nigeriano e la tifoseria si separeranno è chiaro, scritto nel destino e nelle stelle, nonostante sia stata una grande storia d’amore, ricca e pregna d’emozione, Scudetto 22/23 su tutte. Ma l’impressione è che, bizze e dichiarazioni nel corso del tempo specialmente negli ultimi sei mesi, anche la tifoseria cominci a stancarsi di un calciatore che si sente più grande del club azzurro. Dopo il tira e molla e le bizze social finalmente sembrava scoppiata la parola pace nel matrimonio tra Osimhen e Napoli, con quella fatidica e sospirata firma su quel contratto che però, dati alla mano, lasciava più di qualche sospetto. Effettivamente sembrava più accontentare il calciatore ma al contempo, per la società, cautelarsi in caso di cessione: renderla più remunerativa possibile, come mostra tangibilmente quella clausola ammontante tra i 120 e 130 milioni di euro valida esclusivamente però per i club esteri. Un altro segno, di quanto e come il desiderio di Victor sembri tutt’altro che sviluppare tutta la carriera in azzurro, è agevolmente comprensibile dalla durata del nuovo contratto: soltanto fino al 2026. Insomma, più che pace, contrattualmente è sembrata più una vera e propria tregua. Un modo per andar avanti insieme nel miglior modo possibile prima di salutarsi definitivamente. “Ho già preso la mia decisione in merito al prossimo passo da fare al termine di questa stagione – ha spiegato l’attaccante nigeriano durante un’intervista in collegamento con CBS Sports Golazo – Ho già chiare le cose, ho già il mio piano, so cosa voglio, so cosa voglio fare. Penso che il 60% delle persone parli di me accostandomi alla Premier League: il campionato inglese è uno dei più grandi del mondo. Ora voglio finire la stagione con il Napoli, poi concretizzare la decisione già presa. In Premier ha giocato Drogba, uno dei miei idoli, in tutto, per ciò che ha vinto e per come è stato idolatrato dall’Africa e dalla sua Costa d’Avorio”. Insomma, parole inequivocabili. Che lasciano presagire che l’addio possa esser più imminente di quanto i tifosi del Napoli pensavano, post rinnovo del contratto, si sarebbe potuto verificare. E francamente, forse, adesso fa anche meno male. Forse iniziano a stancarsi. Perché dopo una finale persa, una finale che a tutto l’ambiente partenopeo ha lasciato strascichi e veleni arbitrali, forse se le sarebbe potute risparmiare. Che il futuro di Osimhen possa essere in Premier diventa giorno dopo giorno, mese dopo mese una prospettiva concettualmente e logisticamente sempre più concreta: ha già rifiuto l’Arabia, in Europa (PSG, Bayern e Real a parte) solo le squadre britanniche vantano capacità economica per soddisfare la clausola fissata da De Laurentiis. Il Chelsea cerca un attaccante, l’Arsenal pure: Londra nel suo futuro?