Il solito ADL. Mai banale, diretto al punto. Con quel tocco cinematografico che fa bene alla narrazione giornalistica, soprattutto quando chiamato a descrivere casi spinosi. Dopo aver chiuso Perez come narrato stamani per il quinto colpo della sessione di riparazione invernale per un Napoli in transizione, al termine dell’assemblea di Lega Aurelio De Laurentiis s’è soffermato a Milano a rispondere alle domande dei giornalisti sui temi di maggior attualità, fronte uscite, che hanno dominato la settimana azzurra. Dalle frasi di Osimhen, che sembra aver già deciso un futuro lontano da Napoli, al rinnovo di Zielinski ormai sempre più lontano per un’altra pluriennale storia destinata al capolinea.
Via Osimhen? “Lo sapevamo, lo sapevamo già dalla scorsa estate. La nostra, quella per il rinnovo, è stata una trattativa lunghissima. Un amico con cui allungare il brodo ma sapevamo perfettamente che prima o poi sarebbe andato al Real Madrid, al Paris Saint Germain o ad un’altra squadra inglese”.
Zielinski? “Un bravissimo ragazzo, un ottimo calciatore, è stato otto anni col il Napoli. Una storia di grande simpatia e di grande amore, ma certe volte certe storie terminano così. Se volesse restare siamo qui pronti ad abbracciarlo. Ma se vuole andare, perché evidentemente vanta un procuratore che sente l’odore del denaro, forse avrà immaginato di aver un bel biscotto da intingere nel latte e avrà convinto il suo ragazzo ad andare da una parte. Ma secondo me il signori Zielinksi da me prende uno stipendio molto più alto di quello che, leggendo i media, andrebbe a prendere all’Inter. Ho dato a Marotta (ride, ndr) che non si sta comportando bene”.
Infine una battuta su Mourinho, che qualcuno dopo l’esonero alla Roma ha addirittura accostato alla panchina azzurra per la prossima stagione: “Mourinho non c’entra nulla con il Napoli. È un grande allenatore, molto simpatico, irruento, ma credo che il suo destino sarà fuori dall’Italia. Non di certo a Napoli”.
