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    Politica
    31 Gennaio 2024
    Guidonia, il sindaco Lombardo apre al centrodestra e la maggioranza va in pezzi

    Il Partito democratico passa all’opposizione e l’assessore Cuccuru rassegna le dimissioni. Il primo cittadino: “Restiamo civici”

     

    di Marco Gubetti

     

    GUIDONIA MONTECELIO (RM) – La confusione è grande sotto il cielo (politico) di Guidonia. Nelle ultime ore la Giunta comunale si sta avvitando in una crisi della quale al momento non si intravvede una soluzione dai contorni precisi. Dopo le aperture esplicite del sindaco Mauro Lombardo a un’entrata in maggioranza di Fratelli d’Italia e di alcuni consiglieri di Forza Italia, le fibrillazioni – che già da diversi mesi accompagnavamo l’Amministrazione comunale – si sono trasformate in un terremoto. Il Partito democratico ha fatto sapere, con un comunicato diramato poche ore fa, di uscire dalla maggioranza e l’assessore dem al Bilancio, Albeto Cuccuru ha già rassegnato le sue dimissioni. Il Pd, dunque, se ne va sbattendo la porta, accusando Lombardo di aver prima preso i voti dem per vincere il ballottaggio e adesso “compiendo un voltafaccia politico in perfetto stile Prima Repubblica, dopo appena un anno e mezzo di Amministrazione, in barba agli interessi veri dei cittadini, lo stesso sindaco ha deciso di avviare un rimpasto di governo, aprendo di fatto all’ingresso in giunta di Fratelli d’Italia”. Il Pd dunque ringrazia e se ne va perché vuole essere “opposizione del sindaco Lombardo e della sua nuova amministrazione di centrodestra”. I democratici si dicono certi che ad horas sarà nominato un assessore proveniente da Fratelli d’Italia, magari targato con una sigla civica. A questo potrebbe seguire un’adesione alla maggioranza da parte di Forza Italia, anche se all’interno degli azzurri ci sono al momento sensibilità diverse su un passaggio politico indubbiamente delicato. Si vedrà. Quello che invece sembra certo è che il sindaco Lombardo tira dritto. “Prendo atto della decisione del Partito democratico di uscire dalla nostra maggioranza civica e me ne rammarico – scrive il primo cittadino di Guidonia in una lunga nota affidata ai social -. Spiace che invece di addurre motivazioni politiche e amministrative a giustificazione di autonome decisioni, il Pd preferisca evocare miei presunti voltafaccia e accordi sotterranei che sono estranei alla mia natura e alla mia storia. La maggioranza uscita dalle urne un anno e mezzo fa è stata solo civica, come tutti ricorderanno, non abbiamo voluto apparentarci con nessun partito al secondo turno proprio per non perdere la nostra connotazione. La volontà di aprire la nostra maggioranza al contributo del Pd era stata figlia della nostra centralità politica che ci consente di dialogare con tutti i partiti presenti in Consiglio senza pregiudiziali ideologiche e nell’esclusivo interesse della Città di Guidonia Montecelio”. Lombardo dunque rivendica di avere le mani politicamente libere di poter attingere a tutte le forze presenti in Consiglio e dunque fa capire di essere pronto ad andare avanti nel suo lavoro alla guida del Comune con chi ci starà. “Al netto delle brutali forzature che si vogliono propinare agli sprovveduti – chiosa con qualche tono polemico il sindaco -, non eravamo una Amministrazione di sinistra per l’appoggio del Pd ieri e non diventiamo una amministrazione di destra per l’uscita del Pd oggi, noi siamo e restiamo saldamente civici”.