CIVITAVECCHIA – La migrazione fittizia degli armatori italiani verso i registri navali esteri per dismettere la bandiera italiana dalle loro imbarcazioni a favore di una bandiera di un altro paese è un antico vizio che affligge il Belpaese. Questa pratica consente agli armatori, da un lato, di aggirare la normativa italiana sulle dotazioni di sicurezza che prevede la presenza a bordo di attrezzature con caratteristiche specifiche, dall’altro, di tentare la “schermatura” del reale possesso del bene, rendendo difficile la valutazione della reale capacità contributiva. Nelle scorse settimane le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale (Roan) di Civitavecchia hanno svolto mirate indagini finanziarie mediante l’utilizzo di banche dati informatiche, incrociando i dati delle imbarcazioni battenti bandiera estera fermate durante gli oltre 1600 controlli di polizia in mare, con le dichiarazioni fiscali degli armatori/proprietari che si sono rivelate in contrasto con il possesso del bene e il reale tenore di vita. Le indagini di polizia economico-finanziaria hanno così portato alla scoperta di 33 soggetti armatori cittadini italiani che avevano omesso la dichiarazione del possesso dell’imbarcazione con bandiera estera. Agli armatori sono state elevate sanzioni amministrative per circa 700mila euro. Il valore complessivo delle imbarcazioni individuate è di circa 2 milioni e 200mila euro.
Cronaca
1 Febbraio 2024
Blitz della Finanza: scoperte 33 imbarcazioni non dichiarate al Fisco: elevate multe per oltre 700mila euro