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    4 Febbraio 2024
    Non solo Milan, l’analisi del sabato di A: pirotecnico Bologna, sonniferi tra Empoli e Udine

    Non solo il successo del Milan a Frosinone che abbiamo analizzato in maniera approfondita sotto ogni aspetto, il carnet del sabato di A ha narrato risultati significativi. E soprattutto predetti. Che specchiano tante caratteristiche della nostra massima serie contemporanee. Che il Bologna sia arrivata specchio della creatura, del calcio e delle idee di Motta in piena corsa europea è frutto della sua spettacolarità, a tratti innovazione. Le gare del Dall’Ara non possono mai esser noiose. E così il derby emiliano con qui s’è chiuso il sabato sera non poteva far altro che narrare un pirotecnico 4-2. E Bologna è squadra, squadra vera. Perché sì quando diverti concedi, ma non fai un certo tipo di risultati senza unione di intenti. Gruppo che sta sul pezzo, tutto unito comunque vada, fino alla fine dei novanta minuti. Per questo va anche sottolineato che la vittoria di ieri è arrivata in rimonta. Sul resto cosa argomentare? Zirkzee e Ferguson, certezze contemporanee. Iconografie di evoluzione. Dall’altra parte s’è fatta sentire eccome l’assenza del top player neroverde, quello storico, Mimmo Berardi. Ma la situazione di classifica adesso comincia francamente a minacciare gli emiliani, palesemente a ridosso della zona retrocessione. Tanti, troppi punti persi. E spirale negativa non indifferente. Il sabato di A s’era poi aperto con due partite che vi avevamo descritto tutt’altro che succulente a livello di spettacolo e così è stato: doppio zero a zero e sonnifero puro a cavallo tra Empoli-Genoa e Udinese-Monza. Le due ospiti, staccate grazie alle vittorie della settimana scorsa dalla zona retrocessione, potevano accontentarsi del punto contro due rivali immischiatissime nelle torbide acque. E così è puntualmente stato. Spot, si fa per dire, del calcio italiano. All’Empoli di Nicola, chiamato per scrivere la terza miracolosa salvezza della sua carriera post Crotone e Salerno, ed alla stessa Udinese di Cioffi era palesemente richiesto qualcosa in più, quel qualcosa che non è arrivato. La domenica di A scriverà nuovi capitoli in chiave salvezza: siamo dentro il lungo inverno, a fine marzo sosta e calcoli, si salvi chi può.