C’è e sussiste un amaro comun denominatore nell’eterna e gloriosa carriera di Sofia Goggia. Gli infortuni. Il rimpianto per qualcosa che sarebbe potuto esser ancor più grande e straordinario, ma forse la sua forza è stata proprio questa: saper reagire alle fisiche battute d’arresto, per tornare con una motivazione costantemente più forte delle avversarie. E anche stavolta purtroppo si torna all’amarissimo pane quotidiano che ha contraddistinto la sua carriera. La caduta in mattinata. In quel di Ponte di Legno. Le urla di dolore. Le prime sensazioni particolarmente negative. I primi esami. Le prime diagnosi. E quelle sensazioni tramutate in realtà. Ed eccolo l’esito: frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra. Una volta caduta, è stata subito trasportata a Milano. L’iconografia dello sci rosa contemporaneo italiano è stata immediatamente operata nel pomeriggio del lunedì e adesso, stando alle prime indiscrezioni, dovrà osservare un periodo di riposo di circa quaranta giorni. Al momento resterà nel capoluogo lombardo, ricoverata in ospedale dove ha realizzato l’operazione. Farà la notte con la sua mamma. Nella mattinata del martedì la decisione dei medici, che stabiliranno quando potrà essere dimessa. In bocca al lupo alla campionessa, che come sempre, ancora una volta, tornerà più forte di prima.