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    6 Febbraio 2024
    Premier. Consacrazione Foden e rimonta a Brentford: Guardiola sfrutta la vittoria di Arteta su Klopp, Man City di nuovo padrone del suo destino

    Il Manchester City torna, ancora una volta e tanto per cambiare, assoluto padrone del suo destino. Quando il lungo inverno volge al termine e decollano i mesi primaverili, Guardiola sogna l’odore del sangue. Ed anche quest’anno, nonostante concorrenza sempre più agguerrita, l’obiettivo non cambia: vincere ancora la Premier League, per quel sogno egemonico che significherebbe sesto titolo in otto anni della sua storica e ormai rivoluzionaria permanenza in Premier League. E ieri non era una gara semplice, il Brentford del ritrovato Toney sempre squadra ostica, arcigna, compatta. Specialmente all’interno delle sue piccole mura amiche. Sotto 1-0, Guardiola la riprende con la tripletta di chi quest’anno ha raggiunto, per continuità e statistiche, la definitiva consacrazione: Phil Foden, che crea e che si inserisce (due compiti complementari che riassume, chiaramente con la fortuna di giocare nel City, in egli stesso) altro gioiello del reparto offensivo di un’Inghilterra che, per potenziale, dovrà a giugno scendere in Germania per provare, stavolta finalmente, a vincere l’Europeo. Guardiola sale a quota 49 a due punti dal Liverpool ma pur sempre con una gara da recuperare: potenzialmente in testa, padrone del suo destino, per l’appunto. Ciò perché, nell’imprevedibile spettacolarità dell’NBA, stavolta l’Arsenal ha battuto i Reds nello scontro diretto di domenica: giornata storta, erroracci di campioni come Van Dijk e Alisson, per il trionfo dei Gunners che tornano a sognare la Premier. Sarà quindi lotta a tre fino alla fine ma chiaramente c’è sempre una favorita che vanta qualcosa più delle altre, il solito Manchester City. A lottare per il quarto posto invece il duello tra le due rivelazioni Tottenham e Villa può allargarsi: sta tornando il Man United, dopo il pirotecnico 4-3 di Wolverhampton è arrivato il netto tris sul West Ham. Finalmente un minimo di continuità, un minimo di serenità: Ten Hag si riavvicina ed accorcia verso l’obiettivo minimo, la prossima Champions.