In ogni stagione sussistono momenti in cui le corazzate o le favorite sanno stroncare un campionato e prendere il largo. E probabilmente è anche quello a cui stiamo assistendo in terre domestiche, quella della nostra Serie A. A tracciare nel momento più determinante quel solco che può diventare decisivo nella corsa Scudetto diventa chiaramente l’Inter. Nel momento più delicato, calendario alla mano. Tra Firenze, scontro diretto con la Juve e trasferta a Roma contro la neonata e rilanciata Roma di Daniele De Rossi, i nerazzurri sono stati in grado di raccogliere nove punti su nove. Un ruolino di marcia per un bottino che ha spezzato le speranze avversarie, bianconeri su tutti. Tenuta mentale, quella nerazzurra, assolutamente straordinaria. Proprio nel momento in cui Allegri, dopo aver rilanciato la Juve e aver realizzato un girone d’andata che aveva illuso il mondo bianconero di poter sognare un testa a testa fino alla fine, Inzaghi ha spiccato il volo. Quello che, argomentando e descrivendo l’articolo, può risultare l’allungo decisivo. Col vento in poppa dopo la Supercoppa, senza soffrire assenze (la panchina lunga servirà pur a qualcosa..), o stanchezza, l’Inter è decollata verso quello che tutto il mondo nerazzurro sogna possa diventare l’anno giusto verso la seconda stella. Parte centrale del campionato, punti scottanti ed emblematici all’interno del lungo inverno. E la Juve, proprio quando sognava il sorpasso, ha perso punti tra Empoli e scontro diretto culminando con la delusione di chi sembra aver gettato la spunga: la sconfitta con l’Udinese, demotivata dal sogno forse ormai definitivamente infranto. Corsa Scudetto già finita? Potenzialmente ammontano a 10 le lunghezze di vantaggio tra Inter e Juve. Una Juve adesso incalzata dal Milan, ma entrambe al momento troppo lontane per nutrire sogni di gloria. E se per i rossoneri sembrano adesso poter sorgere le condizioni perfette per puntare al giovedì, per i bianconeri resta la Coppa Italia, ora forse priorità massima.