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    13 Febbraio 2024
    Salernitana, caos e ribaltone: Liverani quello giusto cui aggrapparsi?

    Non sono i giorni più semplici di sempre a Salerno. Lo spettro della retrocessione diventa sempre più realtà concreta: squadra fanalino di coda e calcisticamente stroncata dall’ennesimo ko, stavolta quello più significativo, quello con l’Empoli in uno scontro diretto che ha visto e narrato i toscani dell’ex Nicola strappare l’intera posta in palio all’Arechi. Un altro scontro perso, un’altra sconfitta: stavolta il club non poteva esimersi che prendere la decisione fatale e più scontata su presente e futuro di Filippo Inzaghi. Separare le strade: esonero inevitabile. Non era una scelta di Sabatini, direttore che avrebbe desiderato altro. Schermaglie tra i due: il direttore s’è scusato con “un tecnico in difficoltà che avrebbe dovuto aiutare prima con innesti sul mercato già dai primissimi giorni di gennaio”, l’allenatore salutando la piazza con una lettera social particolarmente sentita parlando di “mercato tardino e non in linea” e ancora “A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro”. Come se non bastasse proprio Sabatini stesso ha riportato la frattura di una gamba, dopo la vertebra del mese scorso e soprattutto dopo settimane e mesi di conferenze con apparato respiratorio aggiuntivo d’ossigeno. Insomma, le condizioni, di salute e quelle di classifica, non sono le migliori per lavorare. Per sognare l’ennesima rimonta. Per sognare l’ennesima impresa. Ma tra un problema e un altro Walter ha fatto la sua scelta, riesumando in massima serie le idee di Fabio Liverani, stroncato dopo le ultime esperienze in panchina Cagliari su tutte. L’opportunità per rilanciarsi che l’ex Lecce e Parma non poteva rifiutare: ha accettato con entusiasmo, vuole stupire. La sensazione è che tra esperimenti vari coi precedenti allenatori, tra 3421 e albero di Natale, stavolta si vada dritti e chiari verso il 433. Serve rinnescare Dia, determinante. Sabatini ha parlato di un 3.5% di possibilità di salvezza: la speranza l’ultima a morire.