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    14 Febbraio 2024
    Lazio, la notte è arrivata: stasera Bayern, Olimpico tutto esaurito

    Il rischio di pescare una delle favorite alla vittoria finale era tremendo. E suggestivo. Forse, visto il precedente di tre stagioni orsono, qualcuno a Formello sognava qualcos’altro, un’altra trasferta al massimo livello di prestigio, magari un Bernabeu o Parco dei Principi. Invece ancora Bayern. Una corazzata. Che quest’anno per tornare sul tetto d’Europa s’è messa dentro a suon di 100 milioni uno degli attaccanti più forti e completi del mondo, l’uragano Harry Kane. L’attesa è finita: stasera primo atto degli ottavi di Champions, Lazio-Bayern. Nemmeno a dirlo, Olimpico tutto esaurito. Forse la gara interna più prestigiosa dell’era Sarri. Nel doppio confronto poche chance: il ritorno in Baviera fa paura, inutile sottolinearlo. Servirà la miglior Lazio per impensierire una corazzata del genere, una Lazio delle grandi notte, una Lazio che quest’anno però, a dispetto del secondo anno Sarri, tra nuovi innesti e partenza Milinkovic deve ancora trovare una vera e propria identità. Ma a dispetto delle premesse nemmeno in casa bavarese sembra esser tutto oro quel che luccica. Bayern infatti reduce dalla sconfitta più pesante e mediatica, quella in casa Leverkusen, la creatura di Xabi Alonso che adesso sogna ad occhi aperti quella Bundes che potrebbe lasciare la Baviera dopo 10 anni d’egemonia. Tuchel contestato: la scelta di Dier per De Ligt come a ribadire supremazia davanti al gruppo, giornali e tifoseria col mirino sull’ex tecnico di PSG e Chelsea. Lo stesso Muller una furia, ha chiesto attributi. Insomma, c’è tensione. E la Lazio vuole sognare. Sogna un risultato positivo. Sogna una notte di storia da scrivere assieme al popolo biancoceleste. Davanti ad un Provedel sempre più vicino al rinnovo del contratto, Sarri deve scogliere il dubbio tra Lazzari e Hysaj con Marusic altro laterale di una difesa presentante Romagnoli e Gilà, quest’anno ancora proposto per Casale. A centrocampo out Rovella, più esperienza Vecino che Cataldi come vertice basso; mezzali Guendo e Luis Alberto. Davanti pesa ancora l’assenza di Zaccagni: più la freschezza di Isaksen che l’esperienza di un Pedro pronto a subentrare a gara in corso con capitan Immobile e Felipe Anderson. La vittoria di Cagliari ha rasserenato l’ambiente biancoceleste dopo le scorie della sconfitta di Bergamo. Lotito giura amore eterno a “maestro” Sarri, tecnico toscano stesso che suona la carica, sostenendo quanto e come il suo gruppo non debba entrare in campo pensando sia una sfida impossibile. A testa alta, comunque vada. Stasera notte delle grandi occasioni. Stadio Olimpico, ore 21.00. L’ora delle aquile.