Un monumentale Marco Del Lungo. Emblema dello sport e della pallanuoto civitavecchiese, ma nel corso dell’ultimo decennio anche meravigliosamente italiana. Nazionale. Lui, erede di un guru e di un mostro come Tempesti. Il Settebello vanta mani sicure. Non è una novità ma prestazioni del genere alimentano l’orgoglio di sostenitori e addetti ai lavori. Il Settebello di Sandro Campagna vola a Doha. Conquista l’ottava finale Mondiale della sua storia, viaggiando alla ricerca della quinta medaglia d’oro, dopo quattro titoli iridati vinti e tre medaglie d’argento conseguite. Nel complesso sarà la nona medaglia, considerando anche l’unica volta in cui la nazionale maschile di pallanuoto conquistò il gradino più basso del podio e quindi la medaglia di bronzo, quella dell’ormai remoto 1975. Italia di pallanuoto che dunque andrà domenica alla ricerca del quinto oro di sempre, dopo le edizioni del 1978, quella del 1994 e quelle contemporanee, quelle targate 2011 e 2019. Scrollatosi di dosso la pressione di dover conquistare all’ultima opportunità il pass per un evento che la nostra pallanuoto no, proprio no, a livello maschile proprio non poteva mancare, ovvero le Olimpiadi quest’anno in programma in quel di Parigi 2024, come annusato questa era una nazionale che non avrebbe mentito o deluso le aspettative. Già perché dopo quel sofferto 13-12 agli States valso i giochi olimpionici transalpini è arrivata martedì la clamorosa rimonta con la Grecia, quell’11-10 finale tutto conquistato negli ultimi due minuti e mezzo dell’ultimo quarto che ha mostrato a tutto il doppio emisfero pallanuotistico quanto e come l’Italia rappresenti e sia destinata a rappresentare eternamente un’istituzione per questa disciplina, per questo sport. Quindi l’appuntamento odierno, quelle semifinali in pompa magna contro un avversario che abbiamo sempre sofferto negli ultimi anni, quella Spagna che rievocava tremendamente contemporanei ricordi amarissimi. Stavolta non è stato così: l’Italia ha fatto l’Italia e, sorretta dalle parate dell’MVP della semifinale traguardo particolare per un portiere che alimenta tributi all’estremo difensore civitavecchiese, proprio per l’appunto Marco Del Lungo, ha colpito e abbattuto 8-6 la Spagna conquistando l’accesso a quella finale ove affronterà domenica una tra Francia e Croazia. Del Lungo chiude le porte, Di Fulvio trascina, Condemi talento e realtà incredibile. Eterno Campagna, gara preparata alla perfezione: alla Spagna stavolta soltanto 3 superiorità numeriche realizzate su 13, dato che alimenta e testimonia la grandezza della preparazione della gara azzurra. Straordinaria la mentalità, supremo il sacrificio, di elementi come Velotto su tutti. L’Italia c’è. L’Italia vola in finale. Ed ora attenderà soltanto di conoscere quale sarà l’avversario di domenica.
Sport
15 Febbraio 2024
Monumentale Del Lungo, stellare Settebello: Doha 2024, Italia di pallanuoto in finale mondiale