CISTERNA DI LATINA – Dopo aver sparato contro la sorella e la madre della sua fidanzata, mentre si dirigeva in auto da Cisterna verso Latina Christian Sodano era stato fermato dai carabinieri, in quel momento ignari di quanto accaduto poco prima.
Ai militari il giovane aveva detto di essere un collega della Guardia di Finanza, per poi allontanarsi con il solo invito a moderare la velocità.
Un particolare evidenziato dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario che ieri mattina, dopo l’interrogatorio di convalida in carcere, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ventisettenne accusato del duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della sua fidanzata Desyrée.
Come riportano diverse testate locali, nell’ordinanza si legge che se Sodano avesse voluto, avrebbe potuto consegnarsi in quel momento, mentre al contrario si è allontanato dalla scena del crimine ad alta velocità, tanto da essere fermato da una pattuglia dei carabinieri che lo hanno invitato a moderare l’andatura. Una circostanza che ha indotto il gip a ritenere concreto il pericolo di fuga e a considerare la custodia cautelare in carcere come l’unica misura adeguata alla posizione del ventisettenne.